BRUXELLES, 10 MAR – Nella riforma del Patto Ue è stata raggiunta solo una “fase di formazione dell’opinione” e il Governo tedesco è “estremamente critico quando conclusioni vaghe del Consiglio portano già a un’attuazione concreta da parte della Commissione”. Lo ha detto il ministro delle Finanze tedesco, Christian Lindner, riporta la Faz, condannando la scelta della Commissione Ue di formulare le prossime raccomandazioni specifiche per i Paesi sulla base di regole non ancora approvate. “La Commissione sta interpretando un risultato intermedio del Consiglio europeo. Questo mette a rischio la fiducia in un processo negoziale aperto”, ha detto Lindner.
“Interpretiamo le conclusioni del Consiglio in modo diverso, il che dimostra il loro carattere assolutamente provvisorio”, ha affermato Lindner dopo l’incontro con il ministro italiano dell’Economia Giancarlo Giorgetti, in merito alla riforma del Patto giudicando sbagliata l’aspettativa di raggiungere un accordo in occasione della riunione dei ministri delle Finanze europei che si terrà a Bruxelles la prossima settimana.
La Commissione vuole introdurre, tra le altre cose, requisiti specifici per ogni Paese per un periodo di diversi anni. Secondo Lindner devono esserci “requisiti comparabili espressi in cifre e una metodologia comune” sulla via della riduzione dei deficit e dei rapporti debito/Pil. “È auspicabile una certa flessibilità da parte di tutti”, ha aggiunto. È una questione di grado, ha detto. “Vogliamo una riforma, non l’abolizione del Patto”. Lindner ha poi negato che per un Paese come l’Italia non ci sia spazio per gli investimenti pubblici. “Alcuni programmi di sostegno fiscale per il rinnovo del patrimonio edilizio hanno, in fondo, raggiunto proporzioni enormi con un carattere generoso, per dirla gentilmente da ospite del Paese”, ha affermato. Dicendosi invece d’accordo con il governo italiano nel rifiuto all’eliminazione graduale dei motori a combustione interna nel 2035.
