Connect with us

Hi, what are you looking for?

Unione Europea

Bruxelles propone gli strumenti per contrastare la disinformazione

BRUXELLES – Informare il pubblico delle più comuni tecniche di manipolazione utilizzate per diffondere fake news; rimuovere i contenuti che violano le linee guida come contenuti falsi o annunci a pagamento non trasparenti. E ancora smascherare l’attacco una volta compiuto, dare visibilità ai contenuti affidabili. E infine rispondere con umorismo alla disinformazione. Sono alcune delle proposte contenute nel secondo rapporto del Servizio europeo d’azione esterna (Seae) sulle minacce legate alla manipolazione e all’interferenza di informazioni straniere (Fimi). Un ventaglio di misure pensato per far fronte alla “minaccia alla sicurezza, oltre che alla società e alla democrazia” rappresentante dalle attività Fimi, specie in un anno, come il 2024, cruciale per la democrazia, segnato com’è da almeno 83 elezioni in tutto il mondo che vedranno recarsi alle urne circa 2 miliardi di cittadini. E sul tema delle elezioni, gli esperti osservano come la minaccia “persista e si adatti” e come gli attori malevoli non usino le Fimi come un’occasione sporadica per interferire, ma come “strumento strategico di loro politica estera”. In particolare, il 49% dei casi analizzati riguarda i Paesi o i loro rappresentanti ufficiali. Oltre all’Ucraina, che figura in 160 casi, ritroviamo gli Stati Uniti (58 casi), seguiti da Polonia (33), Germania (31), Francia (25) e Serbia (23).

L’attività Fimi prende di mira anche organizzazioni, gruppi e individui. Il 30% degli incidenti ha colpito 149 organizzazioni diverse, di cui le più esposte sono l’Ue (19% dei casi rivolti a organizzazioni, esclusi gli attacchi contro singole istituzioni europee), la Nato (15%), le forze armate dell’Ucraina (14%), le Nazioni Unite (3%) e varie organizzazioni di media come Euronews (3%), Reuters (2%), Deutsche Welle (2%) e New York Times (2%). Il 18% del campione indagato nel rapporto ha a che fare con singole personalità. Il più bersagliato è Zelensky, con il 40% dei casi riguardanti persone fisiche, seguito dall’Alto rappresentante Ue, Josep Borrell (20%), von der Leyen (9%) e il presidente francese Emmanuel Macron (4%). La first Lady ucraina, Olena Zelenska, è stata vittima di almeno due casi. Molteplici sono poi gli incidenti in cui sono state impiegate dichiarazioni di celebrità – attori come Elijah Wood, Nicolas Cage, Margot Robbie, o scrittori quali Stephen King – a loro insaputa per condurre attacchi Fimi con l’intento di raggiungere un pubblico più ampio e livelli più elevati di credibilità. Una tendenza preoccupante rilevata nel rapporto attiene poi agli attacchi basati sul genere e contro le comunità Lgbtiq+. Alcuni incidenti, sottolineano gli esperti del Seae, sono stati condotti nel contesto di eventi specifici, tra cui elezioni, vertici, negoziati, emergenze, crisi e disastri, visite ufficiali, incidenti militari. Tra gli eventi che hanno dato origine al maggior numero di casi nel campione figurano l’attacco di Hamas a Israele del 7 ottobre 2023, il colpo di stato in Niger e il discorso di Borrell alla conferenza sulla disinformazione del 7 febbraio 2023, in cui si è stato presentato il primo rapporto del Seae sulle minacce Fimi.

Le piattaforme più spesso coinvolte in attacchi legate alla manipolazione e all’interferenza di informazioni straniere (Fimi) sono state Telegram e X, ma questa attività “è stata osservata praticamente su tutte le altre piattaforme grandi, nuove e di nicchia”. È quanto emerge dal secondo rapporto del Servizio europeo d’azione esterna (Seae) sulle minacce Fimi che individua e analizza 750 incidenti Fimi verificatisi tra dicembre 2022 e novembre 2023. Nel rapporto si spiega come il metodo utilizzato sia quello del coordinamento multipiattaforma, in altre parole gli autori di attacchi Fimi seminano, condividono e amplificano i contenuti attraverso una varietà di canali. Ebbene, i canali identificati, circa 4mila, sono stati attivi 9.800 volte nei 750 casi analizzati. Le piattaforme più utilizzate sono state Telegram (496 volte) e X (452 volte), ma l’attività dei canali è stata osservata anche su Facebook, VKontakte (VK), Youtube, Odnoklassniki (OK), TikTok, piattaforme alternative più piccole incentrate sui video, Reddit e altre.

Advertisement

You May Also Like

Mondo

(ANSA) – ROMA, 30 NOV – I piani per una dura repressione degli uiguri in Cina sarebbero collegati ai più alti livelli della leadership...

Italiani

(ANSAmed) – TEL AVIV, 15 FEB – Un calo del 94 per cento dei casi sintomatici di Covid è stato rilevato fra quanti sono...

In primo piano

Più di 5,000 persone sono rimaste ferite nell’esplosione di martedì (4 agosto) al porto di Beirut e fino a 270,000 sono rimaste senza case...

In primo piano

Il presidente cinese Xi Jinping ha sottolineato che lo sviluppo scientifico e tecnologico deve mirare alle frontiere scientifiche globali, servire il principale campo di...