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Guerra in Medio Oriente, Biden: ‘Israele sta perdendo il sostegno in tutto il mondo’

Punti chiave

19:39

Biden, Israele sta perdendo il sostegno in tutto il mondo

 “Israele sta cominciando a perdere sostegno in tutto il mondo”. Lo ha detto Joe Biden ad un evento elettorale a Washington sottolineando che Netanyahu “deve rafforzare e cambiare” il governo israeliano per trovare una soluzione a lungo termine al conflitto israelo-palestinese. “Netanyahu non vuole una soluzione a due Stati”  ha anche detto Joe Biden

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19:10

Aperto valico Kerem Abou Salem tra Egitto, Israele e Gaz

Ha riaperto oggi, per la prima volta dall’inizio del conflitto Israele-Hamas, il valico di Kerem Abu Salem dove sono stati ispezionati un’ottantina di
camion destinati a entrare a Gaza dal valico di Rafah. Kerem Abu Salem si trova a sud di Rafah ed esattamente al confine tra Egitto, Israele e la Striscia di Gaza. L’iniziativa era stata sollecitata più volte ad Israele per poter accelerare l’invio di aiuti ai palestinesi ammassati, allo stremo, nel sud
del Paese. Lo ha riferito la Mezzaluna rossa egiziana all’ANSA. Nei giorni scorsi era stata raggiunta un’intesa, ma il valico era rimasto chiuso.

17:36

Israele, completato schieramento 4 corvette classe Saar

La Marina israeliana ha dichiarato operativa la sua quarta corvetta ‘Ins Magen’ classe Saar 6 e che sarà usata, come le altre, nell’ambito della guerra contro Hamas. Ognuna delle navi ha 80 marinai. Lo ha fatto sapere l’esercito aggiungendo che ‘Ins Magen’ ha ancorato per la prima volta nel porto di Eilat sul Mar Rosso, all’estremo sud di Israele. Le quattro navi sono “state usate per aiutare le forze di terra che operano nella Striscia e contro gli operativi di Hamas, tra cui dozzine di membri delle forze navali del gruppo terroristico”. Inoltre le corvette hanno sventato numerosi attacchi con “droni sottomarini” o “esplosivi lanciati dai gruppi terroristici a Gaza” anche contro le piattaforme di gas off-shore. Le stesse corvette sono utilizzate anche nel Mar Rosso per contrastare “gli attacchi missilistici e di droni da parte degli Houthi dello Yemen, sostenuti dall’Iran, contro Eilat”.

17:15

Israele, ‘a Jenin complessa operazione anti-terrorismo’ 

 Una complessa operazione ‘anti-terrorismo’ e’ stata condotta oggi a Jenin (Cisgiordania settentrionale) secondo quanto ha confermato il portavoce militare. Essa ha incluso il ricorso a ruspe pesanti ”per neutralizzare ordigni collocati sotto alle strade, nell’intento di colpire i nostri combattenti”. I soldati, ha aggiunto il portavoce, hanno distrutto un laboratorio ”dove erano stati confezionati ordigni che erano gia’ pronti per l’uso”. Inoltre hanno requisito armi, munizioni ed altri ordigni. In precedenza i militari hanno localizzato gli imbocchi di tunnel ed una ‘sala operativa’ da dove una cellula di miliziani aveva aperto il fuoco contro i militari. Per neutralizzare quella cellula e’ stato utilizzato un drone, ha precisato il portavoce. ”Alcuni terroristi sono stati uccisi. Inoltre ci sono state decine di arresti”. Altre operazioni ”anti-terrorismo” sono state condotte in parallelo, in Cisgiordania, nelle localita’ di Kalil (Nablus), Deheishe (Betlemme), Silwad (Ramallah) e Nahalin.

16:50

Borrell, ‘orrore e distruzione a Gaza ingiustificabili’

 “La situazione a Gaza peggiora. L’Onu ci dice che non ci sono rifugi possibile e sta per smettere di lavorare nell’area per mancano risorse e sicurezza. Al G7 avevamo richiesto che le attività militari di Israele a Gaza Sud non seguissero lo stesso schema di Gaza Nord ma il livello di distruzione a Gaza resta senza precedente, è un livello peggiore di quanto successo a Dresda, a Colonia e simile a quello che è successo ad Amburgo. tale orrore non può essere giustificato con l’orrore del 7 ottobre”. Lo ha detto l’Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera Josep Borrell parlando all’Eurocamera.

16:33

Netanyahu, ‘a Gaza non ci sarà né Hamas né Fatah’

“Gaza non sarà un Hamastan e nemmeno un Fatahstan”. Lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu riferendosi al futuro della Striscia e alle “divergenze d’opinione con gli Usa” su questo tema. “Non permetterò che Israele ripeta l’errore di Oslo, non consentirò che dopo l’enorme sacrificio compiuto dai nostri combattenti entri a Gaza chi educa al terrore, chi lo sostiene, chi lo finanzia”, ha aggiunto.

14:11

Ministero della Sanità di Gaza, il bilancio dei morti sale a 18.412

Il ministero della Sanità di Gaza, controllato da Hamas, ha annunciato che il nuovo bilancio dei morti nella Striscia è di 18.412.

13:13

Oms, a Gaza rimangono 11 ospedali parzialmente funzionanti su 36

A Gaza rimangono solo 11 ospedali parzialmente funzionanti sui 36 disponibili. Lo riferisce un funzionario dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), come riporta il sito di Reuters. “In soli 66 giorni il sistema sanitario è passato da 36 ospedali funzionanti a 11 ospedali parzialmente funzionanti – uno nel nord e 10 nel sud”, ha dichiarato Richard Peeperkorn, rappresentante dell’Oms per i territori palestinesi.

“Non possiamo permetterci di perdere strutture sanitarie o ospedali – ha aggiunto -. Speriamo e supplichiamo che questo non accada”. Secondo quanto riporta il Guardian, l’Oms ha anche accusato Israele di aver ritardato una missione medica vitale e di aver costretto il personale medico palestinese a inginocchiarsi sotto la minaccia delle armi, trattenendolo e impedendogli di svolgere il proprio lavoro. Un membro dello staff dell’organizzazione umanitaria della Mezzaluna rossa palestinese ha riportato di essere stato molestato, picchiato, minacciato, spogliato e bendato dalle forze israeliane, poi lasciato camminare verso sud con le mani ancora legate dietro la schiena e senza vestiti o scarpe.

12:57

Israele moltiplica i controlli sugli aiuti destinati a Gaza

Nel contesto di nuove misure approntate per “accrescere il volume degli aiuti destinati a Gaza”, Israele ha provveduto a condurre da oggi al suo valico di Kerem Shalom le ispezioni dei camion provenienti da el-Arish (Sinai) che sono stati poi inoltrati al valico di Rafah, fra Egitto e Gaza. Lo ha reso noto su X il Coordinatore delle attività nei territori (Cogat), che opera per conto del ministero della Difesa israeliano.

Ieri il Cogat aveva annunciato che Israele ha destinato da adesso a queste ispezioni due valichi: Kerem Shalom e Nitzana. “In questo modo il numero delle ispezioni quotidiane raddoppierà. Ma gli aiuti – ha aggiunto – sostano poi all’ingresso di Rafah”. A quel valico, secondo Israele, le Nazioni Unite dovrebbero rafforzare adesso la propria presenza.

12:32

Capo dell’Unrwa, ‘a Gaza c’è l’inferno in terra’

Il capo dell’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) Philippe Lazzarini ha affermato, al termine di una visita notturna nella Striscia di Gaza, che i civili stanno vivendo “l’inferno in terra”. “A Gaza, una tragedia che si aggrava senza fine. Le persone sono ovunque, vivono per strada, hanno bisogno di tutto. Chiedono sicurezza e la fine di questo inferno sulla terra”, ha detto Lazzarini in un post su X, aggiungendo che la sua agenzia si trova ad affrontare “una situazione impossibile”.

11:05

Israele, a Jabalya postazioni di Hamas in area residenziale

L’esercito israeliano ha scoperto a Jabalya nel nord della Striscia “numerose postazioni di combattimento e depositi d’armi di Hamas in un’area residenziale e vicino ad una scuola”. Lo ha detto il portavoce militare secondo cui nel deposito c’erano “lancia missili a spalla, ordigni esplosivi, granate, mitragliatori e uniformi militari”. Sempre nella nell’area civile a Jabalya, i soldati hanno demolito la “residenza di un terrorista della Nukhba (unità di elite di Hamas, ndr) preparata per attacchi alle truppe”.

10:46

Hamas, ‘Israele ha assaltato ospedale a nord di Gaza’

Le forze israeliane hanno assaltato l’ospedale Kamal Adwan, nel nord di Gaza. Lo riporta Afp. Il ministero della Sanità, gestito da Hamas, come scritto da Al Jazeera, ha riferito che l’attacco è avvenuto dopo che al struttura era stata assediata e bombardato per giorni. “Chiediamo all’Onu, all’Oms e al Comitato internazionale della Croce Rossa di agire immediatamente per salvare le vite di chi si trovano nell’ospedale”, ha aggiunto Ashraf al-Qudra, portavoce di Hamas, sul canale Telegram del ministero, spiegando che le forze israeliane stavano radunando i maschi nel cortile dell’ospedale, che potrebbero poi essere arrestati.

08:16

Wafa, 4 palestinesi uccisi da drone Israele in Cisgiordania

Quattro palestinesi sono stati uccisi a Jenin in un “attacco con un drone” israeliano in un quartiere della città nel nord della Cisgiordania. Lo ha riferito l’agenzia di stampa di Ramallah, la Wafa. Fonti della sicurezza israeliana hanno detto che i soldati israeliani sono stati attaccati da una cellula di uomini armati durante un’operazione di arresto in città. Contro i militari – ha proseguito – sono stati tirati numerosi esplosivi. Haaretz ha riferito che i palestinesi erano miliziani del gruppo armato Battaglione di Jenin.

09:28

Gaza: Iran, ‘la guerra si è già allargata alla regione’

“La dimensione della guerra nella regione si è allargata e se gli attacchi su Gaza non vengono immediatamente fermati c’è la possibilità che la regione possa esplodere in qualunque momento e tutte le parti perdano il controllo”. Lo ha affermato il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amirabdollahian durante una telefonata con l’omologo cinese Wang Yi.

“Purtroppo, gli americani non capiscono il pericolo di un’ulteriore espansione della guerra. La vita del loro alleato, (il premier israeliano Benjamin) Netanyahu, è semplicemente il proseguimento della guerra e del genocidio, la situazione nella regione non resterà così”, ha aggiunto il capo della Diplomazia di Teheran durante il colloquio criticando gli Usa per avere posto il veto su una risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che chiedeva una tregua a Gaza e invitando la Cina ad assumere una “ruolo attivo” per fermare la guerra.

Secondo quanto riporta Irna, anche Wang Yi ha espresso rammarico rispetto al veto posto da Washington alla risoluzione del Consiglio di Sicurezza e ha affermato che Pechino dà molta importanza alla prospettiva di un cessate il fuoco a Gaza e all’invio di aiuti umanitari verso la Striscia. 

07:50

Gaza: Onu, ‘in forte aumento le malattie trasmissibili’

Il sovraffollamento e le pessime condizioni igieniche nei rifugi dell’agenzia Onu per i rifugiati palestinesi (Unrwa) nel sud della Striscia di Gaza, hanno provocato un aumento significativo di alcune malattie e condizioni trasmissibili come la diarrea, le infezioni respiratorie acute, le infezioni della pelle e condizioni legate all’igiene come i pidocchi: lo rende noto l’Ufficio per gli affari umanitari dell’Onu (Ocha) nel suo aggiornamento quotidiano. Lo riporta il Guardian. In media, aggiunge l’Ocha, i rifugi dell’Unrwa situati nelle aree centrali e meridionali ospitano 9 volte il numero di sfollati interni rispetto al previsto.

06:24

Gaza: media palestinesi, 12 morti in raid Israele su Rafah

Fonti mediche hanno riferito all’agenzia di stampa palestinese Wafa che almeno 12 persone tra cui sei bambini sono state uccise stanotte in un bombardamento israeliano contro un edificio residenziale di proprietà della famiglia Harb nel quartiere al-Zuhor di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza.  Fonti del Cairo hanno riferito a Sky News Arabia che Israele ha chiesto all’Egitto e al Qatar di aiutare a mediare un altro accordo di cessate il fuoco con Hamas, nell’ambito del quale verrebbero rilasciati altri ostaggi israeliani detenuti a Gaza.

Secondo tali fonti presto si svolgerà un incontro a tre tra funzionari israeliani, egiziani e qatarioti sotto il patrocinio americano. In precedenza l’emittente tv emiratina Al Arabiya, citando un funzionario palestinese, aveva affermato che Hamas e Israele potrebbero iniziare la prossima settimana colloqui su un nuovo accordo per lo scambio di prigionieri.

08:08

Gaza: media, Israele sente Egitto-Qatar per nuovo accordo Hamas

Fonti del Cairo hanno riferito a Sky News Arabia che Israele ha chiesto all’Egitto e al Qatar di aiutare a mediare un altro accordo di cessate il fuoco con Hamas, nell’ambito del quale verrebbero rilasciati altri ostaggi israeliani detenuti a Gaza. Secondo tali fonti presto si svolgerà un incontro a tre tra funzionari israeliani, egiziani e qatarioti sotto il patrocinio americano. In precedenza l’emittente tv emiratina Al Arabiya, citando un funzionario palestinese, aveva affermato che Hamas e Israele potrebbero iniziare la prossima settimana colloqui su un nuovo accordo per lo scambio di prigionieri.

03:32

Biden, ‘divergenze con Netanyahu, Israele in fase difficile’

Il presidente americano Joe Biden ha fatto allusione alla complessa relazione che ha con il premier israeliano Benjamin Netanyahu, ammettendo che nel corso degli anni hanno avuto divergenze e continuano ad averne. Lo riporta l’agenzia Reuters sul suo sito internet. Parlando a un ricevimento alla Casa Bianca per la festa ebraica di Hanukkah, Biden ha ricordato la sua relazione decennale con Netanyahu. Il presidente Usa ha raccontato di aver fatto un’annotazione su una vecchia fotografia di loro due, usando un soprannome per il leader israeliano. “Ci ho scritto sopra ‘Bibi, ti voglio bene ma non sono d’accordo con un accidenti di ciò che hai da dire’. E oggi è più o meno la stessa cosa”, ha detto Biden tra applausi sparsi di pubblico in gran parte ebraico, aggiungendo che Israele è in una “posizione difficile” e di aver avuto “divergenze con alcuni leader israeliani”.

02:03

Blinken chiama Gantz, limitare i danni ai civili a Gaza

Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha parlato lunedì con il ministro israeliano Benny Gantz degli sforzi per “facilitare il ritorno sicuro di tutti gli ostaggi rimasti” a Gaza e anche dell’aumento degli aiuti umanitari. Lo riferisce in una nota il portavoce del dipartimento di Stato, Matthew Miller, sottolineando che Blinken “ha ribadito che Israele deve adottare tutte le misure possibili per evitare danni ai civili e che gli Stati Uniti restano impegnati a compiere passi tangibili verso la realizzazione di uno Stato palestinese”.

08:10

Biden, continueremo ad aiutare Israele a difendersi da Hamas

“Non bisogna essere ebrei per essere sionisti, io sono sionista”. Lo ha detto il presidente americano Joe Biden a un ricevimento alla Casa Bianca in occasione della festività ebraica di Hanukkah. “Continuiamo a fornire aiuti militari a Israele per difendersi da Hamas ma bisogna stare attenti, devono stare attenti: l’opinione pubblica può cambiare da un giorno all’altro”, ha sottolineato Biden ribadendo che gli Usa continueranno a lavorare per “l’assistenza umanitaria ai palestinesi innocenti”.

Il presidente americano ha anche condannato l’antisemitismo e le minacce agli ebrei negli Stati Uniti: “Chi tace è complice”, ha attaccato ribadendo che “in America non c’è spazio per l’odio verso gli ebrei o i musulmani”.

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