Connect with us

Hi, what are you looking for?

Italiani

Al Parco del Colosseo gli splendori dei Farnese

Fino al 7 aprile la mostra ‘Splendori
Farnesiani. Il Ninfeo della Pioggia ritrovato’ offre una
ricostruzione di quelli che furono i valori, i significati e gli
usi del Ninfeo e di tutti gli Orti farnesiani nel momento del
loro massimo splendore, tra la seconda metà del XVI e il XVII
secolo. È un viaggio nella cultura barocca che caratterizzò i
celebri giardini dei Farnese, teatro di delizie, ricerca,
cerimonie e di autorappresentazione politica di una delle più
importanti famiglie italiane dell’epoca.

   
La mostra, a cura di Alfonsina Russo, Roberta Alteri e
Alessio De Cristofaro, riunisce quadri, disegni dall’antico,
stampe, sculture in bronzo, oggetti d’arte e innovativi apparati
digitali, che permettono ai visitatori di immergersi nella vita
e nelle atmosfere del tempo, accostandosi non solo alla storia
degli Orti e dei Farnese, ma alla stessa mentalità e visione del
mondo che caratterizzava l’aristocrazia romana e italiana tra il
tardo rinascimento e il Seicento.

   
“Ricostruire in modo filologico e raccontare l’effimero e il
patrimonio immateriale di un’epoca conclusa non è mai semplice –
ha commentato Alfonsina Russo, direttrice del Parco archeologico
del Colosseo – È sempre necessario un attento lavoro di ricerca
che metta insieme i documenti, i testi, i monumenti e gli
oggetti che di una data epoca costituiscono testimonianza
storica. Poi bisogna affrontare la sfida del racconto, in forme
che devono essere accessibili e comprensibili a tutti, senza
però semplificare o banalizzare. In questo, il Parco
archeologico del Colosseo investe molto in innovazione, grazie
alla sperimentazione e all’uso del multimediale e delle tecniche
dello storytelling”.

   
Nel progettare la mostra, un particolare impegno è stato
dedicato al recupero di documenti e opere che avessero un
diretto rapporto con il Ninfeo, gli Orti e la famiglia Farnese,
allestendo le diverse sezioni della mostra dentro gli stessi
edifici dei giardini palatini, dove le opere scelte dialogano e
si integrano con gli spazi. “La scelta di allestire le opere nel
Ninfeo della Pioggia e nelle Uccelliere restituisce il senso e
le funzioni originarie di questi spazi – ha spiegato la
curatrice Roberta Alteri – oggi non facili da percepire per il
visitatore. Il Ninfeo era un luogo per feste e diletti
progettato dal Rainaldi come spazio multisensoriale, dove gli
ospiti potevano appagarsi grazie a banchetti, musica, immagini e
alla piacevole presenza dell’acqua in forma di pioggia simulata.

   
Le Uccelliere una sorta di microcosmo dei mondi lontani e allora
da poco esplorati e conosciuti”.

   
La mostra conclude il programma di attività ed eventi di
valorizzazione pensato dal Parco archeologico del Colosseo a
ottobre con la riapertura al pubblico del Ninfeo della Pioggia
negli Horti Palatini Farnesiorum sul Palatino.

   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

You May Also Like

Mondo

(ANSA) – ROMA, 30 NOV – I piani per una dura repressione degli uiguri in Cina sarebbero collegati ai più alti livelli della leadership...

Italiani

(ANSAmed) – TEL AVIV, 15 FEB – Un calo del 94 per cento dei casi sintomatici di Covid è stato rilevato fra quanti sono...

In primo piano

Più di 5,000 persone sono rimaste ferite nell’esplosione di martedì (4 agosto) al porto di Beirut e fino a 270,000 sono rimaste senza case...

In primo piano

Il presidente cinese Xi Jinping ha sottolineato che lo sviluppo scientifico e tecnologico deve mirare alle frontiere scientifiche globali, servire il principale campo di...