L’attivista per i diritti umani e
capo della ong Osservatorio tunisino per i diritti umani,
Mustapha Abdelkebir, ha messo in guardia contro una rinnovata
crisi dei migranti africani alla frontiera dopo che un gruppo di
140 migranti è entrato lo scorso sabato notte a Tataouine,
mentre un altro il gruppo è rimasto bloccato al confine.
In una dichiarazione su Facebook, Abdelkabir ha affermato che
ogni giorno decine di migranti attraversano il confine con la
Tunisia e ha denunciato la morte di due migranti caduti in un
profondo pozzo di un’azienda a Ben Guerdane mentre
attraversavano la frontiera.
Secondo il capo dell’Osservatorio tale situazione potrebbe
aggravarsi a causa della mancanza di coordinamento tra la parte
tunisina e quella libica e la mancata attuazione da parte di
quest’ultima del recente accordo tra i due Paesi per salvare i
migranti africani e impedire loro di attraversare il confine,
dalla Tunisia alla Libia e viceversa. Centinaia di migranti
provenienti da Paesi africani erano rimasti bloccati alla
frontiera nei mesi scorsi, la situazione poi si era risolta
grazie all’intervento delle autorità tunisine e libiche, in
particolare attraverso l’intervento della Mezzaluna Rossa
tunisina per quanto riguarda la Tunisia.
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