C’era anche un sopravvissuto
alla strage del 2011 al primo campo estivo che ha riunito
proprio a Utoya, dove il neonazista Anders Bering Breivik uccise
69 attivisti della sezione giovanile del partito laburista
norvegese, 54 giovani di vario orientamento politico provenienti
dai Paesi nordici e dall’Ucraina.
Organizzato dal Consiglio nordico, l’incontro ha ricalcato la
formula del ‘campo politico’ di allora, accentuando lo scambio
tra partiti e Paesi. Uno dei sopravvissuti, Gaute Skjervo, ha
tenuto un seminario in cui ha condiviso le sue esperienze
personali e ha spiegato come si può trovare la forza dopo una
tragedia. “Prenderemo spunto da come i giovani hanno superato
questo evento traumatico per affrontare le future sfide in
Ucraina”, ha detto Dmytro Mamaiev, uno dei sette delegati
ucraini e rappresentante dell’associazione ‘Piattaforma Social
Democratica’. “Dopo la guerra, avremo sicuramente bisogno di
affrontare molte situazioni post-traumatiche”, ha osservato.
“È stata un’esperienza veramente fantastica”, ha dichiarato
Rasmus Emborg, Presidente del Consiglio Nordico giovanile,
intervistato dall’ANSA. “I partecipanti hanno stretto legami
forti tra di loro. Abbiamo visto persone provenienti da diverse
culture e tendenze politiche condividere momenti di sport,
divertimento, ma anche di ascolto reciproco ed elaborazione di
proposte condivise”.
Durante i giorni trascorsi, le attività sociali si sono
alternate a seminari e dibattiti su temi di grande rilevanza
come la crisi climatica, il welfare e la sicurezza
internazionale, con un occhio di riguardo per l’Ucraina.
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