LISBONA – Il primo ministro portoghese António Costa ha ribadito oggi che non è disponibile ad assumere incarichi in Europa e che è concentrato nella missione di portare il suo governo fino alla fine naturale della legislatura, nell’autunno del 2026. La dichiarazione fatta al quotidiano portoghese Público arriva in risposta alla notizia che lo stesso giornale, citando fonti anonime di Bruxelles, aveva diffuso lo scorso fine settimana, secondo cui le istituzioni europee avrebbero fatto pressione affinché Costa assumesse un incarico importante dopo le elezioni per il Parlamento europeo, previste per il mese di giugno dell’anno prossimo. Secondo la stessa fonte, che non scartava l’ipotesi di Costa come prossimo Alto rappresentante per gli Affari esteri Ue, l’incarico più ovvio sarebbe tuttavia quello di presidente del Consiglio europeo, che Costa aveva già rifiutato nel 2019 proprio per non creare instabilità politica nel Paese.
“Io sono il garante della stabilità”, ha ribadito nella dichiarazione resa nota oggi, “e non accetterò una missione che metta in rischio tale stabilità in Portogallo”. Da tempo le voci di un interesse di Costa ad assumere un ruolo più internazionale alimentano la polemica politica interna, dove aleggia ancora il ricordo del governo del socialdemocratico José Manuel Durão Barroso, che cadde quando quest’ultimo accettò, nel 2004, di diventare presidente della Commissione europea. Il socialista António Costa è primo ministro dal 2015. Ha guidato prima due governi di minoranza con l’appoggio esterno delle sinistre, il secondo dei quali non ha completato la legislatura ed è caduto sull’approvazione della legge di bilancio. Attualmente governa con la maggioranza assoluta ottenuta alle elezioni anticipate del 30 gennaio 2022.
