BRUXELLES – Nonostante l’approvazione della giustizia belga, l’ex vicepresidente del Parlamento europeo, Eva Kaili, non prenderà parte alla sessione plenaria a Strasburgo, al via oggi, “per ragioni oggettive e personali che non possono essere rese pubbliche”. Lo riferiscono i legali della politica ellenica, Michalis Dimitrakopoulos e Sven Mary.
Kaili, al centro della maxi-inchiesta belga del “Qatargate”, era stata rilasciata il 25 maggio con condizioni dopo una detenzione preventiva di oltre cinque mesi, quattro dei quali in carcere e uno ai domiciliari. Tra le condizioni disposte dalla giustizia belga vi è anche il divieto di lasciare il Paese previo accordo con le autorità preposte. Nei giorni scorsi, su richiesta della squadra legale dell’eurodeputata, il giudice istruttore Michel Claise ha concesso a Kaili di potersi recare a Strasburgo “unicamente per svolgere le sue funzioni politiche” in occasione delle sedute plenarie dell’Eurocamera.