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Unione Europea

De Guindos, serve un sistema unitario di assicurazione depositi 

BRUXELLES – “La grande lacuna nel nostro quadro istituzionale è ancora il terzo pilastro mancante” nell’unione bancaria: “il sistema europeo di assicurazione dei depositi”. Lo ha detto il vicepresidente della Bce Luis De Guindos, intervenendo a Bruxelles ad un convegno organizzato dalla Commissione europea. “Finché l’assicurazione dei depositi rimarrà a livello nazionale, il nesso sovrano-banca continuerà a essere una fonte di frammentazione nell’unione bancaria, poiché il livello di fiducia nella sicurezza dei depositi bancari può variare da uno Stato membro all’altro – ha spiegato. In una crisi, corriamo il rischio di deflussi di depositi verso altri Stati membri e soggetti non bancari, esacerbando in tal modo lo stress sistemico di liquidità. Un’unione bancaria incompleta è una vulnerabilità fondamentale per il settore bancario dell’Ue e ostacola i progressi verso una maggiore integrazione del sistema finanziario”.

De Guindos ha poi esortato ad avere un quadro di risoluzione delle banche armonizzato, salutando con favore le modifiche proposte dalla Commissione. “Supportiamo l’ampliamento dell’ambito del quadro di risoluzione per garantire che il fallimento delle banche di piccole e medie dimensioni possa essere affrontato in modo più efficace e armonizzato”, ha detto. “Garantire un adeguato finanziamento della risoluzione è fondamentale per rendere la risoluzione fattibile per le banche più piccole” includendo l’uso di “sistemi di garanzia dei depositi per aiutare a sbloccare l’accesso al Fondo di risoluzione unico e l’introduzione di una preferenza per i depositanti a livello unico”. “Chiediamo ai colegislatori di adottarlo rapidamente, preferibilmente durante l’attuale ciclo istituzionale”, ha affermato.

Per quanto riguarda gli strumenti di stabilità finanziaria ha aggiunto, “durante i recenti fallimenti bancari, i depositi sono stati ritirati molto più velocemente che durante la grande crisi finanziaria. In questo mondo digitale sempre più veloce, le banche, le autorità di vigilanza, le banche centrali e i legislatori devono rivedere gli strumenti per salvaguardare le condizioni di liquidità e la stabilità finanziaria“. De Guindos ha poi segnalato come anche la Silicon Valley Bank abbia perso oltre 40 miliardi di dollari, “quasi il 30% dei suoi depositi, in un solo giorno”. “La straordinaria rapidità dei prelievi di depositi è stata trainata dall’ampio utilizzo dell’online banking e dalla rapida diffusione di notizie tramite i social media ed è stata aggravata dall’elevata concentrazione della base clienti”, ha concluso.

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