Via libera dell’Eurocamera alla cosiddetta direttiva sulle case green per l’efficienza energetica degli edifici in tutta Europa. La luce verde della Plenaria è arrivata con 343 voti favorevoli, 216 voti contrari e 78 astenuti. Il testo è stato emendato dal Pe in più parti.
Luce verde alla revisione del regolamento sulla condivisione degli impegni nella lotta al cambiamento climatico che prevede un livello massimo consentito di emissioni di gas serra negli Stati membri da trasporti, edifici e agricoltura fino al 2030. Il testo approvato oggi con 486 voti favorevoli, 132 contrari e 10 astensioni stabilisce riduzioni annuali vincolanti per le emissioni di gas a effetto serra per il trasporto su strada, il riscaldamento degli edifici, l’agricoltura, i piccoli impianti industriali e la gestione dei rifiuti per ogni Stato membro dell’Ue e attualmente regola circa il 60% di tutte le emissioni dell’Ue. Con la revisione approvata dall’aula, il regolamento aumenta l’obiettivo di riduzione dei gas a effetto serra entro il 2030 a livello dell’UE dal 30% al 40% rispetto ai livelli del 2005. Per la prima volta, tutti i paesi dell’Ue dovranno ora ridurre le emissioni di gas serra con obiettivi compresi tra il 10 e il 50% a seconda del Pil pro capite e sull’efficacia in termini di costi. Gli Stati membri dovranno inoltre garantire ogni anno di non superare la loro assegnazione annuale di emissioni di gas a effetto serra.
Approvata dall’aula con 479 voti favorevoli, 97 contrari e 43 astensioni anche revisione del regolamento relativo all’uso del suolo, ai cambiamenti di uso del suolo e al settore forestale (Lulufc) pensata per migliorare i sistemi di assorbimento naturale del carbonio. Il testo marca che l’obiettivo Ue per il 2030 per gli assorbimenti netti di gas a effetto serra (Ghg) nel settore del suolo, dei cambiamenti di uso del suolo e della silvicoltura sarà fissato a 310 milioni di tonnellate di CO2 equivalenti, ovvero circa il 15% in più rispetto a oggi. Questo nuovo obiettivo dell’UE dovrebbe ridurre ulteriormente i gas a effetto serra dell’Ue nel 2030 dal 55% a circa il 57% rispetto ai livelli del 1990.