BRUXELLES – La Commissione europea ha deciso di prorogare la protezione temporanea fino a marzo 2024 ed è pronta a prorogarla ulteriormente fino a marzo 2025. Lo annuncia la Commissione Ue, che oggi ha adottato una comunicazione in merito. L’Ue ha attivato il meccanismo previsto nella direttiva sulla protezione temporanea il 4 marzo dello scorso anno per offrire una protezione immediata ed efficace alle persone in fuga dalla guerra di aggressione russa contro l’Ucraina. Finora circa 4 milioni di persone hanno ottenuto protezione immediata nell’Ue, di cui oltre 3 milioni nella prima metà del 2022.
La protezione temporanea è un meccanismo di emergenza applicabile in casi di afflussi massicci di persone e teso a fornire protezione immediata e collettiva agli sfollati che non possono ritornare nel proprio paese di origine. L’obiettivo è alleviare la pressione sui sistemi nazionali di asilo e consentire agli sfollati di godere di diritti armonizzati in tutta l’Ue. Tra questi diritti rientrano il soggiorno, l’accesso al mercato del lavoro e agli alloggi, l’assistenza medica e l’accesso all’istruzione per i minori. Attualmente quasi un quinto dei bambini ucraini si rifugia in Ue.
Particolare attenzione è stata data ai minori non accompagnati che, registrati immediatamente all’arrivo, hanno ricevuto un sostegno completo e sicuro e un rappresentante della protezione dei minori. Gli Stati membri dell’Ue, sottolinea palazzo Berlaymont, hanno compiuto notevoli sforzi per includere rapidamente i bambini sfollati dall’Ucraina nei loro sistemi educativi. Per quanto riguarda l’accesso al mercato del lavoro, circa un milione di sfollati ha un’occupazione in tutta Europa, anche grazie al progetto pilota Talent Pool, istituito dall’Ue, per sostenere l’integrazione nel mercato del lavoro.
L’attivazione della protezione temporanea ha consentito, inoltre, di evacuare quasi 2mila pazienti ucraini in 20 paesi dell’Ue e del Spazio economico europeo. La maggior parte degli Stati membri ha offerto anche sostegno psicosociale a quanti sono fuggiti dalla guerra. La Commissione ha assegnato infine 5,5 milioni di euro al progetto gestito dalla Croce Rossa a sostegno dell’attuazione dell’iniziativa “Case sicure” per accogliere e sostenere le iniziative adottate a livello locale, regionale e nazionale e in collaborazione con il settore privato.