BRUXELLES – Nella parte sulla riforma della governance economica europea il Consiglio europeo del 23-24 dovrebbe chiedere che proseguano “rapidamente i lavori sulla revisione della governance economica, sia prima che dopo eventuali proposte legislative”. Concordando che serviranno “ulteriori chiarimenti e discussioni”, inviterà la Commissione nelle prossime proposte legislative, “a tenere conto delle opinioni convergenti degli Stati membri e dei settori individuati per ulteriori discussioni”. E’ quanto emerge dalle bozze del vertice.
I punti per la revisione della governance sui quali secondo la bozza per il Consiglio europeo del 23-24 marzo serviranno altri chiarimenti e discussioni, ricalcano quelli che dovrebbero già andare al vaglio dei ministri dell’Economia nel consiglio Ecofin della prossima settimana (14 marzo) e riguardano “la definizione della traiettoria” indicata dalla Commissione per i conti degli Stati, “i requisiti per gli Stati membri ritenuti a basso debito, eventualmente includendo una traiettoria di bilancio, la definizione dell’aggregato di spesa, l’opportunità e la concezione di parametri quantitativi comuni per sostenere il quadro riformato, i principi per un’estensione del percorso di bilancio, il ruolo delle raccomandazioni specifiche per paese, l’applicazione dei piani nazionali e gli incentivi per le riforme e gli investimenti”.
Come già per l’Ecofin anche dal Consiglio europeo è atteso un richiamo al Trattato sulla stabilità, sul coordinamento e sulla governance” che sia “interpretato in conformità e applicato nella misura in cui è compatibile con il diritto dell’Ue” riconoscendo che “occorre garantire la coerenza del Trattato sulla stabilità, sul coordinamento e sulla governance con il Patto di stabilità e crescita riveduto” chiedendo una “riflessione per assicurare tale coerenza”.