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Unione Europea

Passi avanti nel confronto su riforma del Patto di Stabilità dell’Ue

BRUXELLES – Prosegue il confronto in Ue sulla riforma del Patto di Stabilità: in vista del prossimo Consiglio dei ministri dell’Economia, il 14 marzo, i 27 Stati membri hanno concordato di procedere a chiedere una proposta legislativa alla Commissione, dopo la comunicazione di novembre. La scorsa settimana l’organismo preparatorio, il Comitato Economico e Finanziario, ha approvato le conclusioni dell’Ecofin. “Resta diplomaticamente vago sui punti ancora controversi”, spiega una fonte europea. “E’ un’intesa sulle linee generali”, afferma un’altra fonte. La proposta dovrebbe arrivare in aprile per aver tempo di approvare la riforma per fine anno. 

Al momento la bozza delle conclusioni dell’Ecofin, su cui andrà poi trovata effettivamente l’intesa politica nel corso del Consiglio, prevede la richiesta “di proseguire rapidamente i lavori sulla revisione della governance economica, sia prima che dopo eventuali proposte legislative”. A livello dei 27 Stati membri si “concorda”, quindi, che serviranno “ulteriori chiarimenti e discussioni” su una serie di punti elencati: si tratta della definizione della traiettoria di bilancio della Commissione, dei requisiti per gli Stati membri ritenuti a basso debito, della definizione dell’aggregato di spesa, dell’adeguatezza e concezione di parametri quantitativi comuni per sostenere il quadro riformato, dei principi per un’estensione del percorso di bilancio, del ruolo delle raccomandazioni specifiche per paese, dell’applicazione dei piani nazionali e degli incentivi per le riforme e gli investimenti.

L’attesa è poi che dal Consiglio arrivi un richiamo affinché il trattato sulla stabilità, sul coordinamento e sulla governance sia “interpretato in conformità e applicato nella misura in cui è compatibile con il diritto dell’Ue“. I ministri dell’Economia dovrebbero dunque concordare che “occorre garantire la coerenza” del Trattato sulla stabilità e crescita rivisto chiedendo alla Commissione “una riflessione per assicurare tale coerenza”. L’invito alla Commissione nelle sue prossime proposte legislative, sarà così quello “a tenere conto delle opinioni convergenti degli Stati membri e dei settori individuati per ulteriori discussioni”.

“Laddove il prossimo anno dovessero ritornare i vincoli di Maastricht dobbiamo togliere gli investimenti in istruzione e ricerca dal Patto di Stabilità”. Lo ha chiesto il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, intervenendo al Consiglio dei ministri dell’Educazione in corso a Bruxelles. “Propongo anche di organizzare una conferenza fra ministri delle Finanze e ministri dell’Istruzione per porre anche a livello europeo la centralità del tema del finanziamento alla scuola”, ha detto. 

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