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'Dunque la notte', noir di Alessandro Denci Niccolai

(DUNQUE LA NOTTE – PORTO SEGURO, pp. 168, 14,90 euro) “Un impianto a due denti, un rimpianto e una moto”. Ruben Caponegro è un commissario destinato a entrare nelle simpatie e nelle biblioteche di chi ama i gialli. Romano in ogni sua sfaccettatura, burbero quanto si conviene a chi la morte la frequenta più dei vivi e con una voglia di amore che non riesce ad ammettere nemmeno a sé stesso, è a capo del commissariato Mandrione. Ed è lì che comincia il suo viaggio a ritroso, un’indagine che lo porterà a fare i conti con un passato pieno di punti interrogativi a cui è arrivato il momento di dare una risposta, seppure dolorosa e inaspettata.
    Caponegro è un poliziotto comunista. Gli si “torcono le budella” ogni volta che vede un’ingiustizia. “Ogni volta che vedo esercitare la legge per il potere, per interesse, provo ogni santa volta che mi trovo qualcuno davanti che sbaglia, che cade, a vestire i suoi panni”, dice alla collega Magni. “Io la divisa me la sfilo ogni santo giorno, altrimenti non potrei mai fare il mestiere che faccio”. Così consapevole e pieno di dubbi da rischiare che la tristezza o l’infelicità lo perseguiti a vita. E una sera piovosa gli capita un omicidio risalente ad anni prima, scenografico, perché “la teatralità è qualcosa che la morte a volte si concede per vanità”. Caponegro investiga, e nel frattempo mescola alle indagini pezzi di vita, come quando il padre per infliggergli una punizione lo mandò a lavorare in estate gratis da un meccanico del Quadraro. Un uomo che invece, di nascosto dal genitore, lo pagava a fine giornata perché, gli aveva insegnato, “se non te pagano nun c’è dignità. E se nun c’è dignità nel lavoro, sei solo ‘no schaivo. Capi’ ‘sta cosa te farà cresce sicuramente più della punizione de tu’ padre”.
    E’ la Roma di periferia che Alessandro Denci Niccolai racconta, quella delle prostitute e dei writers, quella delle botteghe che resistono e di preti che dubitano, quella della droga e di conti in sospeso. “Questa è Roma: attraversi la strada e il mondo cambia, tuo malgrado”. Quella dove si incontra l’amore, che ha i capelli rossi e un buon profumo, descritta come solo chi sa disegnare può fare. (ANSA).
   

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