“Chi è chiamato ad esercitare le responsabilità istituzionali ed operative per la sicurezza pubblica deve riflettere a fondo quando si verificano fatti incresciosi come quelli del 28 gennaio, che hanno causato danni a persone estranee al gruppo dei facinorosi. La via maestra è il confronto”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, in un’informativa al Senato sulle manifestazioni studentesche seguite alla morte dello studente Lorenzo Parelli, aggiungendo che il “4 febbraio le iniziative si sono svolte senza criticità per la moderazione della protesta e per un più intenso dialogo con gli studenti. Flessibilità ed equilibrio sono qualità che hanno le forze dell’ordine ed io sono certa ne faranno ampio uso: ho fiducia in loro”.
“Le proteste giovanili esprimono anche voglia di partecipazione di un mondo, quello giovanile, che durante la pandemia ha sofferto l’isolamento, sono un segnale di vitalità della nostra democrazia. Ma la democrazia ha delle regole dalle quali non si può prescindere. Serve il bilanciamento del diritto di manifestare e la tutela della salute pubblica”, ha detto.