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Davide Parenti, ora Le Iene poi a primavera nuovo programma

Al via da domani mercoledì 9 febbraio in prima serata su Italia 1 per 16 puntate, la nuova edizione de Le Iene con al timone Teo Mammucari e Belén Rodriguez affiancati da un cast di giovani talenti, questo presuppone un’edizione più puntata sull’intrattenimento meno sull’inchiesta? ”Il nostro programma – spiega il patron Davide Parenti in un’intervista all’ANSA – è sempre passato dall’intrattenimento all’inchiesta e viceversa. È un formato di formati che contiene tutto, un caleidoscopio di cose. La nuova conduzione è stata voluta da Mediaset per dare un segno di discontinuità con il passato. Il programma non cambia, la sua forza sono sempre i nostri formidabili inviati che saranno alzati e presentati da Teo (un grande comico partito proprio con Le Iene) e da Belen, la vera novità dell’edizione di quest’anno”.
Lo studio nuovo e altre novità annunciate su giovani presenze, ci può dire qualcosa di più? ”È tutto nuovo – aggiunge Parenti – anche se è tutto vecchio, ci siamo innovati senza snaturarci, come Milano, che ha costruito il Bosco Verticale, ma non ha buttato giù il Pirellone o la Torre Velasca. Accanto al nostro palco storico – un limbo fotografico che può contenere ogni cosa – abbiamo aggiunto una nuova scenografia che ci darà ulteriori possibilità espressive.
Per quanto riguarda le persone nuove, i nostri inviati crescono perché avremo con noi Joe Bastianich; in studio poi ci saranno anche dei comici a cui è affidato il commento di alcuni servizi.
E sono Max Angioni ed Eleazaro Rossi”.
Continuerete a occuparvi di temi sociali? ”Certo. Anche se questa edizione per volere dell’editore dovrebbe contenere argomenti anche più leggeri, non abbandoneremo quella che è da tempo la nostra vocazione. Si pensi solamente a quanto Le Iene sono state importanti nel raccontare la storia di Dj Fabo, che ha riportato al centro il tema del fine vita”.
Soddisfatto dei risultati ottenuti con l’edizione con le 11 donne che ha sollevato molta attenzione sulle questioni del gender gap? ”Assolutamente sì, è stata una delle edizioni più belle e più ricche proprio perché le 11 ragazze hanno portato la loro unicità, in totale libertà, senza essere ideologiche, e nel farlo sono state molto contemporanee. A questo proposito voglio ringraziare Nicola Savino e la Gialappa’s Band, che hanno accolto e fatto brillare ciascuna di loro”.
In questa edizione 2022 ci saranno novità in questo senso? ”Certo che sì, manterremo alta l’attenzione ai temi che finalmente oggi sono di tutti, e che noi non abbiamo mai avuto paura di mettere al centro dei nostri servizi”.
Com’è finita con Alessia Marcuzzi? ”Alessia Marcuzzi è stata la nostra conduttrice per tantissime edizioni, in anni diversi. Consideriamo questo momento solo una parentesi, sono sicuro che in futuro Alessia tornerà a Le Iene”. E la Gialappa’s? ”Anche la Gialappa’s è stata con noi per gran parte della nostra vita televisiva, è sempre stata preziosa e spero fortemente possa esserlo ancora”.
Cosa c’è da non perdere nella prima puntata? ”Molte cose, ma in particolare il primo servizio di Bastianich realizzato da Gaston Zama sul mondo delle cripto, che avrà al suo interno un grandissimo colpo di scena, un reboot di uno dei personaggi più chiacchierati della nostra storia.
Non si può dire? “Sai mantenere un segreto?” Sì. “Anch’io”.
Bene tra le Iene arriva appunto Jo Bastianich, l’uomo dai mille talenti, musicista conduttore esperto di cucina manager della ristorazione ora inviato speciale delle Iene, quale preferisce? che cosa non ha intenzione di abbandonare mai? ”Oggi – racconta Bastianich all’ANSA – essere inviato speciale de Le Iene è il mio challenge personale, la mia sfida del momento, a cui voglio dedicarmi dando il 100%. Tutto il resto fa e farà sempre comunque, parte della mia vita e di ciò che sono.” Che tipo di inchieste pensa di fare anche nella sua doppia anima geografica, in Italia o negli Stati Uniti? ”Perché devo sceglierne una sola? Voglio esplorarle entrambe. Non importa dove. Voglio trovare temi interessanti, che mi stimolano e che rispecchino un lato non banale, e non tracciato, della realtà”.
Quale tipo di storie vuole raccontare? ”Vorrei portare una prospettiva diversa, nuova, toccando temi intensi, scomodi ma estremamente reali e attuali. Senza porci limiti. Abbiamo tante idee in mente, vediamo dove ci porteranno”.
Conosceva il programma di Parenti cosa le piace di più de Le Iene? ”Si certo, lo seguo da sempre. Cosa mi piace di più? Che è iconico e che come me vanno dritti alla verità, senza peli sulla lingua”.
Dopo queste sedici puntate? ” In primavera faremo gli speciali – conclude Parenti – un formato che ormai è diventato parte del nostro patrimonio, ed è previsto che il gruppo delle Iene lavori a un nuovo programma di approfondimento giornalistico, di cui presto spero potremo darvi notizie”.
   

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