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Dujardin agente pasticcione che guarda a Bond

ROMA – Già al Festival di Cannes, arriva in sala dall’11 novembre con I Wonder Pictures, con un titolo molto alla Wertmuller: AGENTE SPECIALE 117 AL SERVIZIO DELLA REPUBBLICA ALLERTA ROSSA IN AFRICA NERA, firmato questa volta da Nicolas Bedos e con Jean Dujardin nei panni di un Bond buffo quanto basta. Dujardin contro Connery? In qualche modo sì, perché la missione impossibile di OSS 117, alias Hubert Bonisseur de la Bath, si colloca in Kenya nel 1981, quando il continente è in preda a nuovi fermenti nazionalistici e i ‘bianchi’, ammantati ancora di colonialismo, non sono certo troppo amati. Ad affiancare l’agente 007 in salsa francese, una matricola appena promossa con la sigla di OSS 1001 (Pierre Niney), biondino senza troppe pretese chiamato a riparare i danni della vecchia leggenda che si crede il miglior agente segreto del mondo. OSS 117 sbarca poi in Africa come un conquistador pieno di pregiudizi e sicumera da vero francese e combina guai a ripetizione. È sempre poi politicamente scorretto e alla fine se la cava non certo per sua bravura.

Tra le curiosità, questa è l’undicesima apparizione sullo schermo di Hubert Bonissseur de la Bath, inventato alla fine degli anni ’40 dallo scrittore Jean Bruce con uno spettacolare anticipo rispetto alla moda di 007 e del suo autore, Ian Fleming, arrivata negli anni ’60. In quel periodo, va detto, fiorivano le coproduzioni tra Italia e Francia, sicché un regista esperto come Andre’ Hunebelle (quello di Angelica) girò ben quattro avventure di OSS 117, una anche a Roma, mentre in edicola apparivano regolarmente con la collana di Mondadori “Segretissimo” le storie di Jean Bruce (e poi di sua moglie Josette). Alla fine, per tutti gli anni ’60, i film della spia francese (sempre interpretata da forzuti americani come Frederick Stafford) risultarono ben otto, ma poi la saga venne bruscamente interrotta dopo il modesto OSS 117 VA IN VACANZA diretto da Pierre Kalfon e una versione televisiva presto dimenticata.

Il genio di Michel Hazanavicius fu di riprendere il modello originale nel 2006 facendone una parodia un po’ nostalgica e un po’ ironica con un’ambientazione d’epoca, l’Egitto ai tempi del presidente Nasser e del detronizzato Re Farouk. Presentato in Italia al Noir in festival e campione d’incassi in Francia, OSS 117 IL CAIRO, NIDO DI SPIE rilanciò questo personaggio ormai dimenticato e convinse produttori e protagonista a un sequel. Ma i due film non sono mai arrivati in Italia fino ad ora.

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