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Tullio Solenghi, una domenica che fa la storia

“Aveva una ritualità tutta particolare: arrivava in camerino alle cinque del pomeriggio, si ripassava la parte a memoria, l’intero spettacolo. Poi recitava il Rosario, era una fervente cattolica. Dopo di che faceva una partita a Cirulla, una specie di Asso Piglia Tutto, gioco genovese, con la sarta della Compagnia, la famosa Corinna, e poi andava in scena. Con questo ‘circolo scaramantico’ che erano appunto la memoria, la religione e il gioco, ogni sera riusciva poi a portare in scena una personalità artistica straordinaria”. Nelle parole di Tullio Solenghi, l’affettuoso ricordo di Lina Volonghi, scomparsa il 24 febbraio di 30 anni fa. Una grande del teatro alla quale l’attore dedica parte del palinsesto da lui disegnato domenica 14 febbraio dalle 14 alle 24 su Rai Storia per la nuova serie di “Domenica Con”, lo spazio curato da Enrico Salvatori e Giovanni Paolo Fontana. E della Volonghi, Solenghi ripropone una parte del dramma “La Foresta” di Ostrovskij, registrato per la Tv al Teatro Stabile di Genova nel 1979. L’attore genovese, inoltre, racconta le sue passioni a partire dalla “sua” Genova con un ricordo inedito: “Quando con mia moglie eravamo fidanzati – dice – andavamo in una soffitta un po’ bohemien della Genova dei caruggi e avevamo di fronte un muro dove avevamo dipinto ottimisticamente un sole, proprio perché non avevamo la possibilità di avere altre fonti di luce se non quella inventata. Ecco, questa Genova dei caruggi è la Genova che io adoro ritrovare ogni volta, ma anche la Genova del Porto Antico”. Nel suo palinsesto trovano spazio anche la storia medievale raccontata dal professor Alessandro Barbero (“Il modo di raccontare di Alessandro Barbero è proprio quello che io auspico si possa fare nelle scuole, cioè riuscire ad accattivarsi l’attenzione anche con una componente di gossip dell’era storica che si sta raccontando”) e l’omaggio alla “Scuola di Genova”, il gruppo dei cantautori che rivoluzionarono la canzone italiana dagli anni 60: “Una scuola che ha regalato a tutta l’Italia dei capolavori assoluti. Parlo di Fossati, Paoli, De Andrè, Bindi, Lauzi, Tenco, in documentario che è dedicato a questa meravigliosa esplosione, e uno dice ‘ma come mai tutti insieme proprio a Genova?’ E’ così, come Lorenzo il Magnifico ce li aveva tutti insieme lì: Michelangelo, Raffaello, il Bramante. Succede la stessa cosa con Genova e i suoi cantautori”. I cantautori, ma anche i suoi “maestri”, attraverso sketch e programmi proposti nel corso del pomeriggio: Totò, Sordi, Tognazzi, Vianello, Walter Chiari, e il concittadino Paolo Villaggio. In prima serata, invece, Tullio Solenghi sceglie il film drammatico diretto da Thornton Wilder “Il ponte di Saint Luis Rey” con un cast dai grandi nomi: Robert De Niro, Kathy Bates, Gabriel Byrne, F. Murray Abraham, Geraldine Chaplin. La “Domenica Con” di Tullio Solenghi si chiude, infine nel segno del Trio con la fantasia conclusiva de Promessi Sposi del 1990 in cui Marchesini, Lopez e Solenghi reinterpretano tutti i personaggi, eseguendo “We are the world”.

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