
(ANSA) – ROMA, 20 GEN – A livello globale, nel 2020 la moda
ha generato un export di quasi 900 miliardi di euro circa i due
terzi dei quali di abbigliamento e calzature. Il primo
esportatore è la Cina con 316 miliardi di euro di export (circa
il 35% del totale), il Vecchio Continente esporta per oltre 237
miliardi di euro e l’Italia è terzo esportatore mondiale (46,6
miliardi nel 2020 nonostante la contrazione per la pandemia). È
quanto emerge dal Focus on “Il Fashion tornerà di moda?”
elaborato dall’Ufficio Studi di Sace. Da Lombardia, Toscana,
Veneto ed Emilia-Romagna, l’80% complessivo delle esportazioni.
Complessivamente per l’Italia, Svizzera, Francia e Germania
si confermano i primi mercati di sbocco, seguiti da Stati Uniti,
Regno Unito e Cina. Nel nostro paese l’industria del fashion
ricopre un ruolo strategico in termini di valore aggiunto e
occupazione generati. Dopo il calo dell’export del settore del
18,5% rispetto al 2019, Sace sottolinea come lo scorso anno
abbia rappresentato un anno di recupero benché non completo,
anche a causa del forte impatto della pandemia e del protrarsi
di alcune criticità. Le imprese si mostrano ottimiste per le
prospettive relative al 2022, sulla scia della ripresa attesa in
importanti mercati di sbocco e di una maggiore propensione al
consumo in un contesto di incertezza relativamente più contenuta
rispetto al biennio precedente. A differenza del pre-pandemia,
ora il consumatore si mostra sempre più interessato ad articoli
d’abbigliamento comodi e sportivi, in linea con i nuovi ritmi di
vita. (ANSA).
