“La Dad non è opposizione alla presenza ma la capacità di integrazione attraverso le tecnologie che permettono di sviluppare una didattica partecipativa”. Lo dice il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, durante l’audizione in commissione Cultura alla Camera. “Ad oggi, alle 12 – ha affermato – il 93,4% delle classi è in presenza. Di questi il 13,1% con attività integrata per singoli studenti a distanza. Le classi totalmente a distanza sono il 6,6%”. “Lungi da me fare polemiche, però in questi giorni ho sentito proporre stime che non avevano basi numeriche”. Il riferimento è alle stime fornite dall’Associazione Nazionale Presidi, secondo la quale al momento ci sarebbero il 50% delle classi in Dad. “Su un totale di 7.362.181 studenti, gli alunni in presenza sono l’88,4%. Per l’infanzia gli alunni positivi o in quarantena sono il 9%. Per la primaria il 10,9% e per la secondaria il numero di studenti in Dad o in didattica integrata sono il 12,5%”.
LA DIRETTA
“Abbiamo sempre dato priorità ad una scuola in presenza – afferma -, perché era un punto di riferimento per i ragazzi, per le famiglie e per la comunità nel suo insieme”. “La scuola – prosegue – è comunità. E vi può essere anche attività con strumenti digitali ma all’interno di un progetto didattico”.
