
“Conto che il prossimo Presidente del Consiglio sia Draghi, che si continui a lavorare con lui. Per il Colle avrete il nome entro 15 giorni”. Così il leader della Lega, Matteo Salvini, in una conferenza stampa a Montecitorio.
“La Lega non ha nessuna exit strategy dal governo, all’opposto: sarà un anno difficile e serve che la politica ci metta la testa e la faccia. La Lega c’è a prescindere da chi è a Chigi, da chi sarà il premier. L’idea è che si continui con Draghi ma l’importante è andare avanti”., ha aggiunto il leader leghista.
“Un eventuale elezione di Berlusconi al Quirinale determinerebbe la fine di questo governo con la rottura di un quadro politico e le elezioni. Sarebbe un percorso troppo divisivo per le forze politiche mentre noi dobbiamo trovare una convergenza su figure istituzionali e super partes”. Lo afferma Enrico Borghi, deputato e responsabile Sicrezza della segreteria Pd a Radio Anch’io su Radio1.
“Noi dobbiamo capire se Berlusconi è davvero in campo e ci vogliamo giocare la partita in questo modo andando verso quella soluzione. Dobbiamo però prepararci un piano B, trovare un’altra figura di centrodestra che sia condivisibile anche dal centrosinistra, io vedo questo schema. Se Berlusconi vuol scendere in campo ci si prova con i numeri del centrodestra sapendo che è difficile avere consensi dall’altra parte. Se questa ipotesi non è più sul tavolo per mille ragioni dobbiamo essere pronti a fare un’altra proposta”. Così Riccardo Molinari, capogruppo Lega a Radio Anch’io.
