
BRUXELLES – La missione militare europea nel Mar Rosso che Roma sta promuovendo con Parigi e Berlino rappresenta “un passo considerevole verso una vera difesa europea. L’Italia è pronta a fare la sua parte. Noi stiamo proponendo assieme a Francia e Germania una missione che possa garantire la sicurezza del traffico marittimo. Io mi auguro che si possa già approvare definitivamente la missione nel prossimo Consiglio Affari Esteri dopo un sostanziale via libera nella riunione di oggi”. Lo ha detto il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani a Bruxelles rispondendo ai cronisti che gli chiedevano se non temesse che la missione navale nel Mar Rosso non sia vista come un intervento militare nell’area. Tafani ha poi aggiunto che per l’Italia la missione nel Mar Rosso “può comprendere” anche la missione Emasoh/Agenor, nello stretto di Hormuz”. Quello nel Mar Rosso “è un intervento militare a difesa delle navi mercantili italiane, c’è un crollo nel traffico mercantile, noi siamo un Paese esportatore e abbiamo il dovere di difendere le nostre navi. Non facciamo la guerra a nessuno ma difendere le nostre navi è un dovere della Repubblica e del governo”.
In occasione dell’incontro con il ministro degli esteri ungherese, Tajani ha fatto poi presente di aver “chiesto un impegno attento da parte ungherese sulla situazione della nostra connazionale” Ilaria Salis, l’insegnante detenuta dall’11 febbraio 2023 in Ungheria “per garantire tutti i diritti che hanno i nostri detenuti”, ovvero un “trattamento rispettoso delle regole e della dignità della persona, eventuali soluzioni alternative alla detenzione”.
