
BRUXELLES – Le prime stime degli indici dei prezzi agricoli nell’Ue per il 2023 indicano un calo rispetto ai forti aumenti del 2021 e il 2022. Il prezzo medio dei prodotti agricoli nel loro insieme (produzione) è aumentato del 2% rispetto all’anno precedente, mentre il prezzo medio dei beni e dei servizi consumati (input) è diminuito del 5%. Lo rileva Eurostat. Persistono differenze tra i singoli prodotti con aumenti ancora significativi per l’olio d’oliva (54%, 22% in Italia), patate anche da semina (23%, 40% in Italia), suini (22%, in Italia 23%) e uova (20%, 15% in Italia). In sostanziale calo (-26%, in Italia -22%) i cereali (frumento, orzo, mais, segale, avena e altri tipi di cereali). Tra gli input non legati agli investimenti, il prezzo medio dei fertilizzanti e degli ammendanti è diminuito del 23% (-17,8% in Italia) e quello dei lubrificanti energetici è diminuito del 12%. Il prezzo medio dei prodotti fitosanitari e dei pesticidi è invece aumentato del 9%, così come le sementi e le piantine.
