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Hamas e Jihad respingo il piano dell’Egitto per cessate il fuoco

Hamas e la Jihad Islamica hanno respinto la proposta egiziana di sostituire il loro governo a Gaza in cambio di un cessate il fuoco permanente. Lo scrive Haaretz sulla base di informazioni giunte oggi dall’Egitto. Il piano egiziano, sostenuto dal Qatar, prevede un nuovo scambio di prigionieri, seguito da un cessate il fuoco permanente e dalla futura costituzione a Gaza di un governo di tecnocrati. Dalla Striscia anche il sito di informazione ‘Gaza Report’ scrive di aver appreso che Hamas e la Jihad islamica ”hanno respinto ufficialmente” il piano egiziano.

Il ministero della Sanità di Gaza, controllato da Hamas, ha annunciato che almeno 70 persone sono state uccise in un attacco israeliano che ha colpito il campo profughi di al-Maghazi, nel centro della Striscia. Il ministero ha affermato che l’attacco israeliano ha distrutto almeno tre case nel campo. Il portavoce del ministero, Ashraf al-Qudra, ha spiegato che il raid ha distrutto un “isolato residenziale” e che il “bilancio probabilmente aumenterà” dato il gran numero di famiglie che risiedono lì. In un altro episodio, il ministero ha detto che 10 membri di una famiglia sono stati uccisi in un raid nel campo di Jabalia.

Si scava anche a mani nude tra le macerie nel campo profughi di Maghazi, che secondo Hamas è stato colpito ieri da un raid israeliano che ha causato almeno 70 morti. “Ci sono ancora feriti e cadaveri sotto le macerie”, ha detto un portavoce dell’ospedale Al-Aqsa ad al Jazeera. Le immagini mostrano interi edifici sventrati e decine di cadaveri recuperati chiusi nei sacchi di plastica.

Verifiche dell’esercito israeliano sull’attacco al campo profughi

L’esercito israeliano ha avviato una ‘verifica’ sull’attacco aereo condotto la scorsa notte nel campo profughi Maghazi, nel settore centrale della Striscia di Gaza. Lo ha riferito la radio militare. Il portavoce militare israeliano Avichay Adraee (che si esprime in arabo) e’ tornato intanto a sollecitare oggi la popolazione che si trova nel settore centrale della Striscia ad allontanarsi dalle zone di combattimento, che in questa fase si concentrano a Khan Yunis e alla arteria Sallah-a-Din. Per quanti cercano di evacuare Adraee ha indicato sul web un itinerario che dal settore centrale conduce a Deir al-Balah e da la’, costeggiando il mare, fino a Rafah, all’estremita’ meridionale della Striscia.

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Israele alza lo stato di allerta al confine con il Libano

 L’esercito israeliano ha ulteriormente elevato oggi lo stato di allerta al confine con il Libano e ha chiuso al traffico ampie porzioni della Alta Galilea. Posti di blocco sono stati istituiti in una decina di importanti incroci stradali fra cui quelli di Sasa, Baram, Banyas e Naftali. Le principali citta’ dell’Alta Galilea, Kiryat Shomona e Metulla, sono completamente deserte. Molti edifici sono stati danneggiati dal fuoco proveniente dal Libano.
Dall’inizio della guerra 80 mila israeliani residenti in prossimita’ del confine col Libano sono stati costretti a sfollare. I loro rappresentanti ribadiscono che non torneranno in quelle localita’ fino a quando gli Hezbollah non saranno allontanati dall’area di confine. 

Ospedale,16 morti in raid su campo profughi Maghazi a Gaza

 Almeno 16 palestinesi sono stati uccisi e diverse case danneggiate da un attacco aereo israeliano sul campo profughi di Maghazi, nel centro di Gaza. Lo hanno detto funzionari sanitari palestinesi dell’ospedale Shuhada Al-Aqsa citati dal Guardian. Secondo i funzionari, il bilancio delle vittime potrebbe aumentare. 

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