SOFIA – “Congeliamo le trattative con il partito liberale ‘Continuiamo il cambiamento’, ogni cosa ha un limite”. Lo ha dichiarato questo pomeriggio in una conferenza stampa la ex commissaria europea Mariya Gabriel, in conseguenza di rivelazioni sorprendenti sul partito liberali all’origine di un polverone politico. Gabriel su indicazione del partito conservatore Gerb aveva ricevuto l’incarico di formare un nuovo governo, ma lunedì scorso aveva rimesso il mandato esplorativo nelle mani del presidente Rumen Radev senza aver proposto alcuna struttura del nuovo esecutivo. La ex commissaria aveva al tempo stesso informato il presidente di un accordo di compromesso raggiunto con il partito liberale ‘Continuiamo il cambiamento’ (Pp) per formare un governo guidato a rotazione da un premier dei due partiti.
Ma ieri il deputato del Pp, Radostin Vassilev, annunciando la sua uscita dal gruppo parlamentare, ha presentato scandalosi stralci in audio di una seduta notturna di domenica scorsa del vertice del Pp quando è stato deciso di accordarsi con il Gerb per un governo di alternanza. Nella registrazione si sentono le voci dei due copresidenti del Pp, Kiril Petkov e Assen Vassilev. “Puntiamo su Mariya Gabriel che sogna di diventare premier, mettiamo l’accento che arriva da Bruxelles, il governo sembrerebbe di coalizione ma noi diremo che del Gerb c’è soltanto la Gabriel”, spiega Petkov e aggiunge che “in questo caso si capisce che Borissov sarà riciclato, questo è chiaro”.
Nei confronti del leader del Gerb, Borissov, la procura aveva avviato negli anni passati indagini per abuso di potere e lucro, successivamente insabbiate. Assen Vassilev spiega da parte sua, nella stessa registrazione, che i capi di tutti i servizi speciali saranno rimossi. “Al loro posto collocheremo persone fidate, i cui nomi sono stati concordati con le ambasciate e approvati. Esperti stranieri ci aiuteranno a ricostruire questi servizi speciali”, aggiunge Vassilev. Petkov spiega di aver parlato con Ursula von der Leyen in merito al governo a rotazione, la quale gli avrebbe detto che “la Bulgaria potrà entrare nello spazio Schengen” ma per la zona dell’euro sarà necessario “aggirare in qualche modo alcuni dei criteri”.
Clamorose le reazioni. La leader dei socialisti Kornelia Ninova ha detto che “si stava preparando una coalizione della omertà e della rinuncia alla sovranità del paese. Secondo il leader del partito nazionalista Vazrazhdane (Rinascita) Kostadin Kostadinov, “la leadership del Pp deve essere subito arrestata e processata per alto tradimento“. A suo dire l’ambasciata a Sofia che approverebbe i nomi dei capi dei servizi speciali, di cui parla Assen Vassilev è quella americana. Gli analisti prevedono bufere senza precedenti sulla scena politica in Bulgaria con esiti imprevedibili.