BRUXELLES – “I lavori di valutazione” della Commissione sulla terza richiesta di pagamento dell’Italia nel quadro dei fondi del Pnrr “sono ancora in corso”. Lo dichiara un portavoce dell’esecutivo Ue precisando che sono in essere “scambi costruttivi con le autorità italiane e, ove necessario, vengono fornite ulteriori informazioni”. “Comunicheremo la conclusione della nostra valutazione non appena avremo raggiunto questa fase: il fatto che ci sia voluto un po’ di tempo in più rispetto alla scadenza indicativa non è insolito: ad esempio è successo lo stesso con le richieste di pagamento di Lussemburgo, Romania e Slovacchia”, nota il portavoce.
In generale, quando la Commissione ritiene che non tutti gli obiettivi e le tappe associati a una tranche siano stati raggiunti in modo soddisfacente, può effettuare un pagamento parziale e il resto della rata sarà quindi sospeso. Ma non perduto del tutto. Lo Stato membro interessato ha infatti sei mesi di tempo per adottare le misure necessarie a garantire il soddisfacimento degli obiettivi e potrà vedere sborsato il denaro in una rata successiva. Per quanto riguarda invece le prossime scadenze, il 31 agosto si chiude la finestra di tempo che tutti i Paesi Ue hanno per richiedere prestiti aggiuntivi nel quadro del Recovery Fund. La ‘deadline’ relativa alle modifiche del Pnrr e dei capitoli del RePowerEu era prevista per il 30 aprile. Ma si tratta di una data abbastanza indicativa. Al momento, poi, solo cinque Stati membri hanno presentato i loro capitoli del RePowerEu, ovvero Malta, Francia, Estonia, Slovacchia e Portogallo.