
(ANSA) – ROMA, 09 FEB – “Lo scorso fine settimana, il ciclone
Batsirai ha fatto sfollare più di 70.000 persone in Madagascar,
distruggendo centinaia di scuole e centri sanitari e
danneggiando le strade”: è l’allarme lanciato da Mohamed M.
Fall, direttore regionale dell’Unicef per l’Africa occidentale e
meridionale. “Questa è la seconda grande tempesta che colpisce
il Paese in due settimane. Precedentemente, la tempesta
tropicale Ana aveva già scatenato il caos in alcune parti del
Madagascar, del Mozambico, dello Zimbabwe e del Malawi, mettendo
di nuovo in luce la necessità di assistenza umanitaria immediata
fin dall’inizio, anche nelle zone più remote dove l’accesso è
difficile”, ha aggiunto in un comunicato odierno.
“Sono stato in Malawi la settimana scorsa e ho visto in prima
persona come la tempesta tropicale Ana ha sconvolto la vita di
più di 870.000 persone, molte delle quali bambini. L’Unicef è
sul campo a lavorare con il governo, le comunità e i partner per
fornire assistenza salvavita in questi Paesi. Ma questo non è
sufficiente. Ancora una volta troppo pochi impegni vengono
tradotti in azioni significative per i bambini. La crisi
climatica è una crisi dei diritti dei bambini”, ha commentato il
direttore regionale dell’Unicef, il quale auspica un maggiore
investimento nella capacità di adattamento al clima e di
resilienza, la riduzione delle emissioni di gas serra e un
ascolto maggiore delle richieste di azione sul clima che
arrivano dai giovani. (ANSA).
