
(ANSA) – LONDRA, 26 GEN – Il premier britannico Boris Johnson
è sulla graticola mentre si attende la pubblicazione del
rapporto sul partygate dopo l’inchiesta indipendente condotta
dell’alta funzionaria Sue Gray. Rapporto che potrebbe avere
effetti devastanti sulla leadership del primo ministro
conservatore, in particolare se si aggiunge all’indagine di
polizia avviata da Scotland Yard sugli stessi fatti, i party a
Downing Street e nelle altre sedi istituzionali svoltisi nel
2020-21 in presunta violazione delle restrizioni anti-Covid
vigenti allora. Fra gli atti previsti dalla Met Police c’è anche
un’audizione del primo ministro in persona, altro elemento
destabilizzante per la sua immagine già compromessa. Il rapporto
Gray non sarebbe ancora stato presentato a Downing Street e
spetterà allo stesso premier decidere se renderlo pubblico tutto
o in parte. Un momento decisivo per comprendere il clima
all’interno della maggioranza rispetto al futuro di Johnson è
rappresentato dal Question Time di oggi (alle 13.30 italiane)
alla Camera dei Comuni, nel quale di sicuro le opposizioni si
faranno nuovamente avanti chiedendo le sue dimissioni. Intanto
la ministra degli Esteri, Liz Truss, ha affermato di sostenerlo
“al 100%”. Truss, parlando alla televisione Bbc, ha affermato
che tutte le parti dovrebbero essere più concentrate su
questioni come la minaccia della Russia di invadere l’Ucraina.
Ma ha riconosciuto rispetto al partygate: “Ci deve essere
chiaramente un cambio di cultura. Il premier ha detto che sono
stati fatti degli errori, si è scusato per quello che è
successo”. (ANSA).
