BRUXELLES – I migranti senza permesso di soggiorno che si erano accampati nella chiesa di San Giovanni Battista al Beghinaggio e in due siti universitari della Ulb e Vub di Bruxelles hanno annunciato l’interruzione dello sciopero della fame e della sete che andava avanti rispettivamente da 50 e 4 giorni come gesto estremo di una protesta iniziata nel gennaio scorso per regolarizzare la loro posizione.
“Ieri e oggi ci sono stati incontri con il governo e siamo riusciti a predisporre degli accordi che non sono ancora stati convalidati. Speriamo che lo siano”, hanno spiegato i rappresentanti degli oltre 450 ‘sans papiers’. “La fine dello sciopero della fame è l’unica decisione giusta”, ha commentato il primo ministro belga Alexander De Croo, avvertendo tuttavia che “c’è solo una via” per ottenere l’asilo in Belgio “ed è la via della legge” ed “è l’unica via per evitare decisioni arbitrarie. Un governo non può mai accettare il ricatto. Sarebbe ingiusto nei confronti di tutte le persone che seguono correttamente le regole”.