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Covid: Fipe, a Roma 8 locali su 10 risultano aperti

A Roma circa 8 imprese su 10, tra ristoranti e bar, risultano regolarmente aperte mentre il 13,5% va a regime ridotto. Il 10% circa non ha ancora riaperto e il 4% dice che non riaprirà. E’ quanto emerge dai dati resi noti oggi da Fipe Confcommercio Roma nel corso di una conferenza stampa. Oltre il 92% delle imprese ha detto di aver ottenuto i ristori previsti ma il 91,5% li ritiene poco efficaci. Il 9,4% non ha conseguito fatturato nel 2020 e circa il 70% ha dichiarato di aver avuto un calo di oltre il 50% rispetto al 2019. In media indicano un calo di fattutarato del 44%. Ad averci rimesso di più i locali del centro storico con un -56% contro il -32% di quelli periferici. Con le riapertura c’è ottimismo per il futuro. Nove imprese su 10 sono fiduciose che al termine della pandemia potranno tornare a svolgere normalmente la propria attività. 

“Da maggio con le riaperture c’è stato un incremento dei ricavi del 10 per cento circa rispetto al 2020. Un ritorno alla situazione pre Covid ci sarà non prima del 2023″. A dirlo il direttore di Fipe Confcommercio Roma Luciano Sbraga nel corso di una conferenza stampa organizzata in un ristorante del centro della Capitale per fare il punto sulla situazione dei pubblici esercizi .A quanto spiegato, si tratta di un ricavo di circa 220 milioni al mese rispetto ai 400 milioni del periodo pre Covid. Per un ‘ritorno alla normalità’ – secondo la Fipe – serve “il ritorno del turismo internazionale” e che lo “smart working venga regolamentato”.

Nel Lazio nel 2020 il settore della ristorazione ha registrato una perdita di 3,2 miliardi di euro, di cui 2,5 miliardi solo nella città di Roma. Nei primi tre mesi del 2021 il settore ha perso altri 5,8 miliardi di euro rispetto allo stesso periodo del 2020 e si può stimare che 400 milioni siano stati persi dai pubblici esercizi della Capitale. Sono alcuni dei dati resi noti da Fipe Confcommercio di Roma nel corso di una conferenza stampa in un ristorante del centro della Capitale. Nel 2020 si sono registrate nel Lazio oltre 27 mila persone che hanno perso il lavoro nel settore, di cui 23.600 a Roma. Circa 8mila lavoratori – secondo i dati Fipe – risultavano assunti con contratto a tempo determinato non rinnovato e oltre 15 mila erano assunti a tempo indeterminato che sono usciti dal settore con dimissioni volontarie. 
   

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