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Unione Europea

Dopo-lockdown nel Regno Unito, balzano le prenotazioni dei viaggi estivi

LONDRA – Primo rimbalzo positivo sul fronte delle prenotazioni turistiche e aeree in generale nel Regno Unito dopo l’annuncio del piano in 4 fasi – pur prudentissimo e condizionato all’andamento della pandemia e della campagna di vaccinazioni – che nelle intenzioni del governo del premier Boris Johnson dovrebbe portare il Paese gradualmente fuori dal lockdown: iniziando dalla riapertura delle scuole l’8 marzo e poi, attraverso altre tre tappe, fino a un’ipotesi di sostanziale (per quanto non totale) normalità a partire dal 21 giugno.

Secondo compagnie e tour operator citati oggi dai media, l’effetto è stato immediato, con una prima ondata di biglietti o pacchetti prenotati per l’estate. Non mancano intanto pressioni dall’industria del settore – e anche l’azione di lobby di alcuni deputati della stessa maggioranza Tory come l’ex premier Theresa May – per un’accelerazione del governo su questo fronte. Ma sul punto Johnson è stato fermo: una ripresa dei viaggi internazionali per turismo, o comunque una liberalizzazione degli spostamenti non legati ad assoluta necessità, non è prevista prima della terza fase della roadmap, dal 17 maggio in avanti; con l’indicazione di possibili dettagli rinviata al più presto a metà aprile.

Parlando oggi alla Bbc, il ministro della Sanità del governo Johnson, Matt Hancock, ha del resto confermato che l’intera impalcatura della roadmap resta subordinata all’andamento “dei dati” sulla pandemia, non a “date” scolpite nella pietra. Ha poi avvertito che ciascun abitante del Regno “ha la sua parte da fare” per rendere possibile il superamento del lockdown attraverso comportamenti responsabili e il rispetto delle restrizioni tuttora in vigore: non senza aggiungere che al momento non è prevedibile una revoca delle raccomandazioni né sul distanziamento personale cautelare di 2 metri né sull’uso delle mascherine.

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