BRUXELLES – I rappresentanti permanenti degli Stati Ue firmeranno domani la riforma del Meccanismo europeo di stabilità (Mes), a margine della loro riunione (Coreper). Il dossier era stato chiuso a dicembre, con l’ok definitivo dei capi di Stato e di governo durante il vertice europeo. Dopo la loro firma, la riforma andrà nei parlamenti nazionali, che dovranno ratificarla con le modalità che ogni Stato prevede per i trattati internazionali. Il tempo per completare il processo di ratifica è quindi variabile, potrebbe richiedere diversi mesi, anche in considerazione degli appuntamenti elettorali di quest’anno in alcuni Stati Ue. La riforma del Mes introduce prima di tutto il paracadute (o backstop) per il fondo salva-banche, qualora finisca le risorse. Inoltre semplifica le linee di credito precauzionali, cioè gli aiuti che un Paese della zona euro può chiedere in caso di shock economico, eliminando per sempre il controllo della Troika, ma introducendo condizionalità più stringenti in alcuni casi.
