BRUXELLES – Le nuove norme per le Big Tech che Bruxelles presenta il 9 dicembre “non sono una questione di bandiera” perché “è al cento per cento legittimo che il legislatore di un mercato stabilisca le sue regole”: lo ha detto la vicepresidente della Commissione Ue, Margrethe Vestager, parlando del pacchetto per regolamentare le grandi piattaforme digitali a una conferenza organizzata da Financial Times ed Etno.
Con la proposta legislativa “noi diciamo che questo è il modo di fare affari” in Europa, “ma non ci saranno requisiti di nazionalità e non cambierà il fatto che siamo aperti al commercio”, ha spiegato Vestager, che si aspetta “molte resistenze su questo regolamento perché limiterà alcuni attori del mercato e imporrà loro nuovi obblighi”. La danese ha precisato che “i criteri saranno obiettivi” e “chiaramente avranno anche a che fare con le dimensioni” delle aziende.
Alla domanda se il cambio della guardia alla Casa Bianca potrà aiutare l’Ue, Vestager ha risposto: “Abbiamo una reale possibilità di rinnovare il rapporto con gli Usa grazie alla nuova amministrazione. Trovo molto importante che ci sia una partnership forte quando si tratta di regolamentare” i giganti del web.