BRUXELLES, 18 NOV – “Il Digital Services Act deve rafforzare i doveri delle piattaforme per combattere i contenuti illegali” e per offrire “trasparenza agli utenti e alle autorità”. E’ quanto chiedono alla Commissione Ue le emittenti pubbliche e private europee in vista della presentazione a dicembre del nuovo pacchetto normativo destinato a regolare le Big Tech.
Le associazioni delle radio e televisioni europee fanno appello a Bruxelles affinché agisca “contro gli impatti negativi delle piattaforme online globali sulle democrazie europee, sulla diversità culturale e pluralità dei media”. Le pratiche e gli algoritmi utilizzati dalle Big Tech per organizzare e commercializzare i contenuti, dare accesso ai contenuti dei media stessi, oppure usare i dati degli utenti per massimizzare gli introiti pubblicitari “rimangono in gran parte inspiegabili nei confronti del pubblico” e “mancano della necessaria trasparenza”, denunciano le emittenti, spiegando che l’attività dei colossi del web sono “in netto contrasto con i servizi di media che sono soggetti a specifici standard normativi e sorveglianza in Europa”. “Per questo motivo – aggiungono le associazioni – sosteniamo con forza le misure ex ante” su cui la Commissione è al lavoro per “mettere fine a queste pratiche sleali” e “correggere gli attuali squilibri”.