“Mi confermano ora dalla Conferenza delle Regioni che oggi pomeriggio ci sarà un confronto con il Governo a un orario ancora da stabilire. Noi ovviamente ci saremo”. Lo ha annunciato il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti durante una diretta Facebook. “Questa mattina ho sentito il ministro degli Affari regionali Boccia, il presidente conferenza regioni Bonaccini, e molti colleghi con cui mi lega un rapporto di amicizia e impegno comune sul fronte delle regioni. Nelle prossime ore credo torneremo a riunirci anche con il governo, qualche misura in più andrà presa. Noi ne abbiamo chieste molte sul piano sanitario, abbiamo chiesto facilità di assunzione, perché chi si sta sforzando oggi deve poter sapere che avrà un lavoro anche domani nei nostri ospedali. Abbiamo chiesto di semplificare le procedure di traccia mento, di poter usare professionalità anche diverse per ricoprire ruoli dove troviamo poche persone da assumere”
Bonaccini: ‘Uniformare le restrizioni nel Paese’
“Io credo che nelle prossime ore nel paese servirebbe uniformare alcune misure sulle restrizioni per avere un comportamento più omogeneo”. Lo chiede il presidente della Regione Emilia-Romagna e della conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini, che ne ha parlato a ‘Generazione Giovani’ su RaiDue. “Un nuovo lockdown generalizzato come quello di marzo – ha detto – l’Italia non se lo può permettere, per non rischiare di passare da una pandemia sanitaria a una pandemia economica. Bisogna distinguere le attività indispensabili da quelle meno indispensabili e contenere al massimo l’aumento dei contagi”.
Emiliano, servono misure più severe ovunque
“Servono misure severe ovunque in Italia prima che i nostri ospedali siano sopraffatti. I numeri dei contagiati sono troppo alti e serve diminuirli rallentando la circolazione delle persone. Si deve uscire di casa solo per lavorare, istruirsi o per altre gravi necessità”. Lo scrive su facebook il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, chiedendo al governo un intervento più restrittivo per far fronte all’emergenza coronavirus. “La nostra vita sociale e familiare – prosegue – deve essere prudentissima. Si può accettare qualche rischio in più solo per garantire la sopravvivenza economica a tutti. Se si colpiscono attività economiche la regola deve essere che la sopravvivenza di quelle famiglie va garantita da tutti quelli che continuano a lavorare e a produrre reddito. Dobbiamo uscirne con unità, solidarietà e attenzione”.