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Gerini, “dico no al culto del Principe Azzurro”

 Più che una commedia, una favola con tanto di principe azzurro sul cavallo bianco, quella tutta al femminile di Giuliana Gamba dal titolo ‘Burraco fatale’, in sala dal 1 ottobre in 180 copie con Fenix Entertainment. Di fatto le protagoniste, Irma (Claudia Gerini), Eugenia (Angela Finocchiaro), Miranda (Caterina Guzzanti) e Rina (Paola Minaccioni) sono quattro donne diverse, unite da una lunga amicizia e soprattutto dal burraco del quale sono campionesse. Quando decidono di partecipare ad un torneo nazionale e uscire dalla loro quotidianità, si ritroveranno improvvisamente a carte scoperte, specie Irma che, dopo tanti tradimenti del marito (Pino Quartullo), trova l’amore in un pescatore (Mohamed Zouaoui) che si rivelerà un vero principe magrebino pieno di soldi e con harem annesso. Nel film anche un cameo di Loretta Goggi nei panni della ricca e pettegola suocera di Miranda. “Come mamma di due femmine – dice oggi in conferenza stampa la Gerini – ho subito pensato bene di togliere loro il mito del principe azzurro, un mito anacronistico che ci ha solo rovinato”. Per la Minaccioni, il problema del principe azzurro sono le aspettative: “Siccome ne raccoglie tante, è difficile che vada tutto bene e se anche lui fosse perfetto alla fine annoia”. Ancora più dirette sul tema la Finocchiaro e la Guzzanti. La prima sottolinea, “mia figlia, che ha 24 anni, una volta mi ha detto: il principe azzurro sono io”. Mentre la Guzzanti esaspera ancora di più: “Bisogna aspettarsi molto da se stesse e poco dal principe”. Anche la romantica Loretta Goggi, 70 anni il 29 settembre, dice la sua:”Io ci credo. Se è un uomo che ti completa viva il principe azzurro. Ogni donna dovrebbe cercarlo nella sua vita”. “È una commedia su un problema importante che nel caso di questo film riguarda la borghesia italiana di provincia (Burraco fatale è ambientato ad Anzio) – dice Giuliana Gamba – ovvero il tema della globalizzazione, dell’incontro con le culture altre”. Conclude la Gerini: “La mia Irma certo è molto romantica e si piange un po’ addosso, è molto diversa da me. Comunque ‘Burraco fatale’ mette in campo quattro amiche di carattere e personalità, donne come spesso accade capaci di dirsi tutto, anche le cose negative”. Sul fenomeno sociale del Burraco dice infine l’attrice romana: “È vero. È un fenomeno sociale che nasce forse dal gusto di mettere in ordine le carte in scala, che ti dà il senso di controllare la realtà. E poi c’è quella voglia di pinella, comunque è un gioco che ti fa astrarre dal mondo”. (ANSA).

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