Oggi allerta arancione in Veneto; gialla in Abruzzo. Intanto a Verona la paura per il rischio di esondazione è passata e la situazione stamane sta tornando gradatamente alla normalità, mentre a Cortina dopo i nubifragi dei giorni scorsi le cime montane che circondano la città appaiono spruzzate di neve.
Gli uomini della Protezione Civile nel capoluogo scaligero hanno lavorato ininterrottamente per collocare paratie nei punti più critici, in modo da scongiurare il pericolo che l’acqua del fiume tracimasse. Non è stato nemmeno necessario ricorrere all’apertura del canale scolmatore del Garda, per fare defluire le acque dell’Adige nel lago, come era invece successo due anni fa in occasione dell’ultima piena.
Oggi restano chiusi al traffico due lungadige dove Acque Veronesi (la società consortile che gestisce il servizio idrico integrato in 77 comuni della provincia scaligera) ha posizionate due pompe per aspirare l’acqua e ributtarla nel fiume.
I vigili del fuoco del Friuli Venezia Giulia hanno compiuto quasi mille interventi dal 29 agosto scorso fino a stamani a causa dell’ondata di maltempo abbattutasi sulla regione. Lo rende noto il Comando regionale precisando che si è trattato di “tre giorni di superlavoro”, in particolare per “il personale dei comandi provinciali Vigili del fuoco di Udine Gorizia e Pordenone. La situazione adesso è rientrata nella normalità.