
(ANSA) – BRUXELLES, 01 SET – Sui controlli della temperatura corporea di dipendenti e visitatori delle istituzioni Ue, utilizzati come misura aggiuntiva nella lotta contro il Covid-19, “sono necessarie un’attenta valutazione e ulteriori garanzie per la protezione dei dati”. Così in una nota il Garante europeo per la protezione dei dati (Edps), Wojciech Wiewiórowski, che ha pubblicato oggi gli orientamenti da seguire per garantire la protezione dei dati durante l’applicazione delle misure di contenimento del coronavirus.
Per i controlli della temperatura vengono utilizzati diversi dispositivi e “alcuni di questi processi – spiega il Garante Ue – sono neutri mentre altri possono costituire un’interferenza sui diritti individuali nella vita privata e / o nella protezione dei dati personali”.
Nelle sue linee guida, l’Edps chiarisce che “in linea di principio, i controlli di base manuali della temperatura corporea non sono soggetti al regolamento dell’Ue sulla protezione dei dati personali”, non essendo seguiti da registrazione, documentazione o altro trattamento dei dati. Sono invece soggetti al Regolamento Ue altri sistemi di controllo della temperatura, manuali o automatizzati, seguiti dal trattamento dei dati personali. Infine, il Garante esorta le istituzioni e agenzie Ue a elaborare dei controlli in grado di ridurre al minimo la quantità di dati personali raccolti, prevedere un coinvolgimento umano anche durante l’utilizzo di strumenti automatizzati e riesaminare regolarmente la necessità e la proporzionalità di tali misure. (ANSA).
