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A Venezia nell'anno del Covid le star restano a casa

(ANSA) – ROMA, 31 AGO – Prima cosa da fare: non voltarsi indietro. Seconda: pensare positivo. Terza: mettersi nei loro panni (tricolori) ed essere contenti. La 77/a Mostra del cinema di Venezia (2-12 settembre) non sarà ricordata per le super star, impossibilitate a superare gli stretti confini nazionali determinati dalla pandemia, né per le feste (il rischio assembramento è da evitare e poi c’è il rispetto che si deve alle migliaia di vittime del coronavirus). Personalità extra europee non ci saranno, quelle europee il minimo indispensabile e fino all’ultimo chissà, personaggi noti del cinema italiano: tutti. Se non ora quando? E’ il loro anno d’oro. Dunque non voltarsi indietro, altrimenti ricorderemmo che solo un anno fa a Venezia 76 sul red carpet del Palazzo del Cinema c’era il mondo, Brad Pitt e Johnny Depp, Mick Jagger e Roger Waters e il favoloso Joaquin Phoenix di Joker e Timothée Chalamet, l’immensa Meryl Streep e Scarlett Johannson per citare solo i super top. Quest’anno va diversamente, molto diversamente per i ben noti motivi, dunque pensiamo positivo, al cinema che non muore, all’annata covid-dipendente ma intanto si va. Le incertezze sono tali che la lista dei talent, di organizzatori e uffici stampa, è più secretata di sempre perché il ripensamento, il ‘meglio che sto a casa’ è nel conto. L’organizzazione per evitare assembramenti ad alto rischio contagio dovrà essere ferrea (staremo a vedere). La cena di apertura, come fu per l’anno post terremoto, è nei ristretti saloni dell’Excelsior con giurie e personalità, tra cui gli 8 direttori di festival (compreso Fremaux di Cannes), niente tendoni all’aperto con il buffet intruppato a rischio goccioline infette. Tra le giurie ci sono star internazionali: la più diva di tutte, CATE BLANCHETT, la si immagina in una asettica campana di vetro da mesi, per proteggersi al massimo, pronta ad illuminarsi sul tappeto rosso del Palazzo del cinema con make up e abiti del suo stilista di riferimento che è italiano e sponsor della Mostra. C’è poi la francese LUDIVINE SAIGNER e l’ex Rusty il selvaggio MATT DILLON, entrato in corsa per sostituire Puiu, e in giro per festival italiani da mesi. Ecco una miniguida, necessariamente con il condizionale, sulle presenze al momento confermate e in ordine cronologico, a cominciare da ANNA FOGLIETTA madrina di Venezia 77 per la cerimonia di apertura e di chiusura. Attesi per Lacci di Daniele Luchetti i protagonisti ALBA ROHRWACHER E LUIGI LO CASCIO, per I Predatori il neoregista e attore PIETRO CASTELLITTO e si spera arrivi Renzo Rossellini per The Rossellinis di ALESSANDRO ROSSELLINI, evento della Settimana della critica. STACY MARTIN e BENOIT MAGIMEL per Amants di Nicole Garcia, PEDRO ALMODOVAR per il fuori concorso The Human Voice con TILDA SWINTON Leone d’oro alla carriera. PIERFRANCESCO FAVINO protagonista di Padrenostro di Claudio Noce. Niente Helen Mirren per l’inglese The Duke di Roger Michell. Esclusa (peccato) anche Greta Thunberg: dopo l’anno sabbatico ha ricominciato la scuola ed è altamente improbabile arrivi per il documentario su di lei GRETA di Nathan Grossman. C’è l’attrice inglese ROMOLA GARAI protagonista di Miss Marx di Susanna Nicchiarelli e ADELE EXARCHOPOULOS per Mandibules di Quentin Dupieux. Confermato anche l’arrivo della principessa Margaret di The Crown vale a dire l’attrice inglese VANESSA KIRBY per il film in concorso Pieces of a woman di Kornél Mundruczo e per l’americano The World to come di Mona Fastvold anch’esso in gara. Per Mainstream ci sarà la regista GIA COPPOLA: visto che arriva dall’America, già è un grande risultato (Andrew Garfield invece noi). LUCA GUADAGNINO accompagnerà il corto Fiori Fiori Fiori e il fuori concorso su Ferragamo ‘Salvatore – Shoemaker of dreams. Il premio Oscar REGINA KING arriva per One Night in Miami fuori concorso, mentre ALICE ROHRWACHER E JR presentano la loro Omelia Contadina. C’è ALESSANDRO GASSMANN per Non Odiare di Mauro Mancini, unico film italiano della Sic. Non arrivano Bernard Henry Levy per Princesse Europe di Camille Lotteau né dal Brasile Caetano Veloso per Narciso em Ferias, entrambi fuori concorso, né Clive Owen del cast di Giorgia Farina Guida romantica a posti perduti selezionato alle Giornate degli autori, né James Norton di Nowhere special di Uberto Pasolini. A quanto pare meglio non farsi la bocca sull’arrivo di Frances McDormand: la fantastica attrice americana protagonista di Nomadland di Chloé Zhao non risulta nella lista degli arrivi. Ci sarà invece DONATELLA FINOCCHIARO per Le Sorelle Macaluso di Emma Dante.

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