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Scuola: Regioni, per ripresa servono certezze

 “Non è più procrastinabile la necessità di avere garanzie di certezza riguardo a risorse, organico e tempistica”. E’ un passaggio della lettera che le Regioni hanno inviato al ministro Azzolina in vista della ripresa della scuola. “Il ministro sta ignorando le Regioni, mentre sarebbe suo compito confrontarsi con noi per ascoltare e comprendere le istanze dei territori e garantire davvero il diritto allo studio a tutti i ragazzi”, commenta l’assessore all’Istruzione della Regione Piemonte, Elena Chiorino, rendendo noto il contenuto della lettera. 

Le Regioni, nella lettera, chiedono un incontro urgente alla ministra Azzolina per avere “un momento di confronto e, soprattutto, risposte certe e concrete”. Le Regioni chiedono il reintegro immediato dei 1.090 docenti sui posti comuni per riportare il contingente per il 2020-2021 ai livelli dell’attuale anno scolastico, insieme alla garanzia del mantenimento anche per il prossimo anno dell’attuale numero di autonomie scolastiche, eliminando in via temporanea l’automatismo del dimensionamento. Non mancano le criticità finanziarie, come la previsione di fondi appositi destinati a finanziare gli interventi (ad esempio spese per affitto di locali, tensostrutture e strutture modulari) che non possono essere sostenuti con il PON Scuola. Motivi che hanno indotto le Regioni a chiedere la convocazione tempestiva di un incontro fra ministro e assessori regionali “per condividere i criteri di riparto per l’assegnazione dell’organico di emergenza in base a parametri di riferimento trasparenti ed oggettivi”. “Reputo inaccettabile l’atteggiamento del ministro Azzolina – spiega l’assessore Chiorino – che, con i suoi silenzi e il suo atteggiamento mostra poco rispetto per le Regioni, impegnate in un enorme sforzo per garantire la ripartenza della scuola, dopo la chiusura imposta dal coronavirus”. “Riceviamo continue richieste dai territori, ma, nonostante il nostro impegno, senza un’interlocuzione seria e concreta con il governo dare risposte certe diventa impossibile – continua Chiorino – Il Ministro deve finalmente sedersi a un tavolo con noi e concordare le regole per la riapertura, dalla sicurezza dei ragazzi, al tema dei docenti, fino ai trasporti. Non possiamo rischiare disguidi e ulteriori rinvii. Andare a scuola è un diritto che Azzolina ha il dovere di garantire a tutti i ragazzi, lavorando con le Regioni per creare le migliori condizioni possibili per assolvere al suo compito”.
   

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