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Giornate degli Autori, Pink Floyd e Cortellesi racconta Iotti

ROMA – Il tema del coraggio per rispondere alla difficile stagione del cinema mondiale che proprio al Lido (e non solo) a vuole riaffermare la forza della creatività e degli autori posti di fronte a una tragedia collettiva. E’ una delle linee portanti della 17/a edizione delle Giornate degli Autori, la sezione autonoma e indipendente promossa da Anac e 100autori alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia (2-12 settembre).

Nella selezione curata dalla nuova responsabile artistica Gaia Furrer sono 10 i film in gara, di cui 5 opere prime, 4 gli eventi speciali e 11 titoli selezionati nelle Notti Veneziane che si spostano all’isola degli Autori per un totale di 26 nazionalità rappresentate e 11 donne dietro la macchina da presa (comprese le registe dei corti di “Miu Miu Women’s Tales”). Il film Italiano in concorso è Spaccapietre, tragedia famigliare con Salvatore Esposito firmata dai fratelli Gianluca e Massimiliano De Serio. In competizione, fra gli altri, anche The Whaler Boy, romanzo di formazione e di avventura di Philipp Yuryev; Mosca tra segreti politici e drammi morali in Conference, di Ivan I. Tverdovskiy; Preparations to Be Together for an Unknown Period of Time, racconto di amori ostinati dell’ungherese Lili Horvat. Serbia, Slovenia e Bosnia Erzegovina unite in Oasis di Ivan Ikić. Kamir Aiinouz, dirige Honey Cigar. In Residue di Merawi Gerima si raccontano conflitti mai più attuali negli Usa, mentre Tengo miedo torero di Rodrigo Sepúlveda, ambientato durante la dittatura di Pinochet, mette in scena l’amore tra un travestito e un oppositore alla dittatura.

Chiude fuori concorso la dramedy Saint-Narcisse di Bruce LaBruce, su due fratelli gemelli cresciuti separati e ignorando l’esistenza l’uno dell’altro, che si ritrovano in un turbinio di sesso, vendetta e redenzione.

Evento speciale fuori concorso è ‘Nilde Iotti, il tempo delle donne’ di Peter Marcias che attraverso immagini di repertorio, testimonianze e i suoi pensieri restituiti dall’attrice Paola Cortellesi, traccia la vicenda umana e politica di Nilde Iotti. Tra gli altri titoli fuori competizione, il road movie romantico di Giorgia Farina con Jasmine Trinca, Clive Owen e Irène Jacob, Guida romantica a posti perduti; il talentuoso duo Flavia Mastrella e Antonio Rezza con Samp; Extraliscio-Punk da balera di Elisabetta Sgarbi, ritratto di una sorta di Leningrad Cowboys ferraresi-romagnoli e The New Gospel, in cui il drammaturgo e regista svizzero Milo Rau mette in scena il Vangelo come passione di un’intera civiltà. Nelle Notti veneziane, all’Isola degli Autori, protagonista il dialogo fra le arti. Apre l’unico film di finzione della sezione, Est di Antonio Pisu, che ci riporterà al 1989. Tra i protagonisti Lodo Guenzi. Fra gli altri, ‘To the Moon’ dell’irlandese Tadhg O’Sullivan; la musica di Reading Bloom Say amen, somebody (1982) di George T. Nierenberg, viaggio fra i pionieri del Gospel; la rievocazione del momorabile Venice Concert 1989 dei Pink Floyd a Venezia trasmesso 31 anni fa in mondovisione e ‘James’ di Andrea Della Monica, racconto di vita made in Naples del sassofonista James Senese, che si esibirà anche al Lido. Due i corti nelle Notti Veneziane realizzati in tempo di pandemia: l’animazione di Solitaire, di Edoardo Natoli, e En ce moment di Serena Vittorini, sull’amore tra due donne.

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“In un anno oggettivamente difficile e che rimarrà irripetibile anche nella storia della Mostra del Cinema – dice Andrea Purgatori, presidente delle Giornate, che hanno come delegato generale Giorgio Gosetti – avviamo un percorso di rinnovamento e crescita che ci proietta nel futuro”, tornando anche “alla vocazione originaria di progetto permanente”. Tornano le collaborazioni con il Lux Film Prize del Parlamento europeo ed Europa Cinemas; Bookciak, Azione! (ormai un appuntamento fisso alla vigilia della Mostra insieme a Sngci), che celebra l’intreccio tra cinema e letteratura, con presidente di giuria quest’anno Mannarino. Laguna Sud porta l’esperienza delle Giornate degli Autori e di ZaLab a Chioggia, aspettando la Mostra “fuori dal palazzo” sotto le stelle d’agosto.

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