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Borsa: Milano debole (-0,5%), sprint Mps, giù Moncler ed Eni

 Piazza Affari torna in territorio negativo (Ftse Mib -0,5%), con lo spread tra Btp e Bund in rialzo a 155,8 punti e il greggio in calo a 41,51 dollari al barile (Wti -0,95%). Sprint di Mps (+6,8%), da tempo indicata come protagonista del prossimo risiko bancario dopo l’Opas di Intesa (+0,05%) su Ubi (+0,21%), che restano in linea con il concambio di 1,7 con premio di 57 centesimi ad azione fissati per chi vi aderisce. Bene anche Banco Bpm (+1,25%), più cauta invece Unicredit (+0,62%).
    Segno meno per Moncler (-2,58%), per l’effetto pandemia che colpisce i titoli del lusso come Ferragamo (-1,7%). Prese di beneficio su Pirelli (-1,9%) dopo la corsa della vigilia, mentre Eni (-1,57%) sconta il calo del greggio, che non colpisce invece Saipem (+1,7%) dopo nuove commesse per 90 milioni in Francia e nel regno Unito per realizzare parchi eolici al lalrgo delle rispettive coste. Debole Fca (-1,14%) nonostante l’estensione dell’accordo con Waymo ai veicoli commerciali. Acquisti su Tim (+0,67%), in linea con l’andamento del settore in Europa, cauta Stm (+0,34%). 

Guardano il rovescio della medaglia le borse europee all’indomani dell’accordo in Consiglio Ue sul Recovery Fund. I tempi per l’erogazione dei finanziamenti frenano ulteriormente l’entusiasmo registrato nella prima parte della seduta di ieri. Oggi sono in rosso tutti i listini, da Madrid e Parigi (-0,8% entrambe) a Francoforte (-0,5%), Milano e Londra (-0,6% entrambe). Sullo sfondo, poi, c’è il timore per l’emerganza coronavirus, con i nuovi casi registrati in Asia e nelle Americhe, mentre sono in arrivo un po’ ovunque le trimestrali. Oggi tocca, tra le altre, a Microsoft, Abb, Tesla, Iberdrola, Christian Dior, Akzo Nobel e Whirlpool. In calo il greggio (Wti-0,88% a 41,55 dollari), a differenza dell’oro (+1,45% a 1.852,6 dollari l’oncia). Sempre forte l’euro a 1,15 dollari, mentre lo spread tra Btp e Bund si conferma sopra quota 154 punti. I timori per il coronavirus spingono il comparto telefonico, unico in Europa a salire, da Tim (+1,26%) ad Altice (+2,58%), Telefonica (+0,56%) ed Iliad (+0,36%). Sotto pressione invece l’auto, a partire dal produttore di componenti Valeo (-8%), all’indomani della semestrale. Deboli anche la holding Porsche (-1,79%), che controlla Volkswagen (-1,4%), Peugeot (-1,45%) e Daimler (-1,2%), mentre appare più cauta Fca (-0,5%), che ha esteso ai veicoli commerciali l’accordo sulla guida autonoma con Waymo. In campo bancario cedono Hsbc (-1,75%), Standard Chartered (-1,37%) e Credit Agricole (-1,4%) a differenza di Mps (+5,4%), Banco Bpm (+1,25%) e Unicredit (-1,1%). In linea con l’Opas Intesa (+0,44%) e Ubi (+0,59%) Prese di beneficio per la norvegese Adevinta (-2,35%) dopo il rally della vigilia a seguito dell’acquisizione della pubblicità e di circa il 44% di eBay.

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