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Record di morti in Brasile, 881 in 24 ore. A Seul 120 casi nei luoghi della movida

Ha superato la soglia di 290.000 il numero di morti per il coronavirus nel mondo, secondo il conteggio della Johns Hopkins University. Il numero esatto delle vittime è 290.838.

BRASILE – Sono 881 i morti per Covid-19 registrati nelle ultime 24 ore, secondo il ministero della Salute. Si tratta della cifra piu’ alta dall’inizio della pandemia. Il bilancio totale delle vittime sale cosi’ a 12.400. I nuovi contagi accertati sono 9.258, che portano il numero totale a 177.589.

COREA DEL SUD – I contagi da coronavirus registrati nel focolaio di Itaewon, il quartiere della movida di Seul, sono saliti a 120, a causa delle infezioni secondarie che stanno emergendo non solo nella capitale, ma anche in altre città, come Busan, e l’isola di Jeju, diffondendo il timore di una nuova ondata nel Paese. Il ministero della Sanità ha riferito di 20.000 test fatti finora per circoscrivere l’infezione. Il ‘super diffusore’ è un uomo di 29 anni che ha frequentato a Itaewon, nel weekend del Primo maggio, cinque locali in prevalenza legati alla comunità Lgbtq.

FRANCIA – Il Santuario di Lourdes, nei Pirenei francesi, meta di pellegrinaggio per milioni di persone ogni anno, riaprirà parzialmente le porte da sabato prossimo “per i pellegrini singoli della regione”: lo ha annunciato oggi il Santuario. La Grotta, dove secondo al religione cattolica la Vergine Maria apparve a Bernadette nel 1858, non sarà direttamente accessibile ai visitatori, ha annunciato il servizio comunicazione del Santuario. La struttura aveva chiuso i battenti il 17 marzo a causa della pandemia di Coronavirus. Si è trattato della chiusura più lunga della storia del Santuario.

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SPAGNA – Salgono per il secondo giorno consecutivo, sia lievemente, i morti provocati dal coronavirus: nelle ultime 24 ore sono decedute 184 persone rispetto alle 176 delle 24 ore precedenti (+4,5%). Lo ha reso noto il governo, secondo quanto riporta il quotidiano El Pais. Allo stesso tempo sono stati registrati 439 nuovi casi. Nel complesso nel Paese sono morte 27.104 persone dall’inizio della pandemia a fronte di 228.691 casi. Le persone guarite sono 140.823.

REGNO UNITO – E’ scattata la riapertura di alcuni settori dell’economia britannica – dall’edilizia a parte dell’industria manifatturiera – a un parziale ritorno al lavoro, consentito fra le limitate modifiche del lockdown annunciate in questi giorni dal premier Boris Johnson nel quadro di una road map che rinvia in larga misura la Fase 2 dell’emergenza coronavirus a non prima dei prossimi due mesi. I segnali sono di un nuovo incremento dell’affluenza nei trasporti pubblici, malgrado la raccomandazione di Johnson di evitarne l’uso “per quanto possibile”, con scarso distanziamento – specialmente nella metropolitana di Londra e sui bus nelle ore di punta – e con tanti senza la mascherina adesso prescritta. Un clima che ha indotto il ministro dei Trasporti, Grant Shapps, ad appellarsi a continuare a usare al minimo metro, bus o treni perché è ancora “una situazione di vita o di morte”.

STATI UNITI – I morti per coronavirus nelle ultime 24 ore sono stati 1.894. E’ quanto emerge dai dati della Johns Hopkins University. I casi totali di contagio nel Paese sono 1,36 milioni e i decessi complessivi 82.340.

AMERICA LATINA – Nuovo balzo in avanti della pandemia di coronavirus. In meno di 24 ore i contagi sono cresciuti di 20.000 unità, attestandosi a 400.807, mentre i decessi hanno raggiunto quota 23.011. E’ quanto emerge da una statistica elaborata dall’ANSA per 34 nazioni e territori latinoamericani. Il Brasile guida la classifica. In ascesa segue il Perù che accumula, nonostante la ridotta popolazione, ben 72.059 casi di contagio e 2.057 morti. Dinamica anche la situazione in Messico, dove i casi confermati di Covid-19 sono 38.324 ed i morti 3.926, un numero molto alto rispetto agli infettati. Nella classifica con più di 5.000 contagi si posizionano quindi Ecuador (30.419 e 2.327), Cile (31.721 e 335), Colombia (12.272 e 493), Repubblica Dominicana (10.900 e 402), Panama (8.616 e 249) e Argentina (6.278 e 305).

GIAPPONE – La pandemia del coronavirus annota tra le sue vittime anche il primo lottatore di Sumo. Si tratta di Shobushi, nome d’arte di Kiyotaka Suetake, un atleta di 28 anni appartenente alla quarta divisione della categoria, morto per complicazioni legate alla malattia: lo ha reso noto la Japan Sumo Association (Jsa). Il lottatore era risultato positivo il 10 aprile e le sue condizioni si erano aggravate nove giorni dopo, riportano i media locali, tanto da rendere necessario il ricovero d’urgenza in terapia intensiva in un ospedale di Tokyo. Shobushi, che è anche la prima vittima in Giappone del Covid-19 nella fascia d’età tra 20 e 30 anni, era diventato professionista nel 2007. Il suo allenatore ed un compagno di allenamenti sono a loro volta risultati positivi ma le loro condizioni sono migliorate e hanno già lasciato l’ospedale. La grande kermesse sportiva legata allo sport nazionale del Giappone, il Summer Grand Sumo Tournament – che doveva svolgersi nella capitale a fine maggio nel famoso Ryogoku Kokugikan, è stata cancellata a causa dei timori di diffusione del virus.

CINA – La città di Jilin, nell’omonima provincia cinese del nordest, è in parziale lockdown dopo la chiusura dei confini, la sospensione dei trasporti e lo stop a scuole e locali pubblici, come cinema, teatri e palestre. La mossa è seguita ai casi di Covid-19 che hanno alimentato i timori di un’altra ondata di contagi. Con oltre 4 milioni di abitanti, la città ha visto ieri 6 nuove infezioni. Ai residenti sarà permesso di lasciare la città solo con esito negativo al test dell’acido nucleico nelle ultime 48 ore e il rispetto di un rigido periodo di “auto-isolamento”.

COREA DEL SUD – I contagi da coronavirus registrati nel focolaio di Itaewon, il quartiere della movida di Seul, sono saliti a 120, a causa delle infezioni secondarie che stanno emergendo non solo nella capitale, ma anche in altre città, come Busan, e l’isola di Jeju, diffondendo il timore di una nuova ondata nel Paese. Il ministero della Sanità ha riferito di 20.000 test fatti finora per circoscrivere l’infezione. Il ‘super diffusore’ è un uomo di 29 anni che ha frequentato a Itaewon, nel weekend del Primo maggio, cinque locali in prevalenza legati alla comunità Lgbtq.

RUSSIA – Documentati 10.028 casi di COVID-19 nelle ultime 24 ore, arrivando così a un totale di 242.271 contagi. Lo ha dichiarato la task force russa anti-coronavirus. Secondo il centro di crisi, l’aumento giornaliero dei casi è sceso al 4,3% rispetto al 4,9% del giorno precedente. I funzionari hanno notato che 4.461 dei nuovi pazienti diagnosticati (il 44,5%) non presentano sintomi della malattia. I morti sono stati invece 96, per un totale di 2.212.

TUNISIA – Per il terzo giorno consecutivo non registra alcun nuovo contagio da coronavirus, rimanendo stabile a 1.032 casi confermati nel Paese. Lo rende noto in un comunicato il ministero della Sanità di Tunisi precisando che mentre i decessi rimangono stabili a 45, i guariti continuano a salire, passando da 727 a 740. Attualmente i positivi sono 247, di cui 5 ricoverati in ospedale. La Tunisia, che ha allentato da una settimana le misure di lockdown con una prima fase di riaperture graduali nei settori vitali dell’economia, ridurrà molto probabilmente l’orario del coprifuoco notturno nei prossimi giorni, con un slittamento della sua entrata in vigore dalle ore 20 alle 22 (fino alle 6 del mattino).

THAILANDIA – Nessun nuovo caso di coronavirus per la prima volta dal 13 gennaio: lo ha reso noto il centro nazionale per il monitoraggio della malattia, secondo quanto riporta la Cnn. Il portavoce del centro, Taweesilp Visanuyothin, ha confermato che il bilancio dei contagi resta a quota 3.017. Un totale di 56 pazienti sono morti, mentre 2.844 sono guariti.

OLANDA  – Le autorità sanitarie olandesi rendono noto che da ieri si segnalano 52 nuovi ricoveri per un totale di 11.430. Sono invece 52 le persone morte a causa del coronavirus segnalate nelle ultime 24 ore per un totale di 5.562 decessi. I casi complessivi di contagio salgono a 43.211 dopo gli ultimi 227 segnalati. L’Istituto nazionale per la salute pubblica e l’ambiente olandese Rivm precisa che c’è un ritardo tra il giorno del ricovero o la morte e il giorno in cui questo è stato riportato e che le cifre corrispondono al quadro secondo cui le misure stanno funzionando.    

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